Negli ultimi giorni la cooperazione bolognese è stata spesso citata impropriamente nel dibattito interno ad alcune formazioni politiche che prelude alle elezioni amministrative della città di Bologna. Per fugare ogni fraintendimento e strumentalizzazione, desideriamo esprimere su questo argomento la posizione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna, che dal 2012 rappresenta unitariamente le cooperative aderenti a Legacoop Bologna, Confcooperative Bologna e AGCI Bologna. L’Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna rappresenta quasi 500 imprese, con oltre 80.000 lavoratori e più di 2.740.000 soci, distribuiti sui territori dove operano le aderenti.
Le cooperative che aderiscono alle organizzazioni rappresentate dall’Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna sono soggetti economici indipendenti dalle parti politiche. Parliamo di imprese che da anni generano valore per il territorio bolognese, dando risposta ai bisogni di decine di migliaia di persone, creando occupazione, contribuendo alla coesione sociale e supportando lo sviluppo sostenibile di Bologna. La città di Bologna rappresenta uno dei territori a più alta densità cooperativa in Italia: un cittadino bolognese su due e` socio di una cooperativa.
La cooperazione bolognese non è disposta ad essere essere strumentalizzata per finalità personalistiche o di posizionamento politico. Le imprese cooperative bolognesi, le decine di migliaia di lavoratrici e i lavoratori, i milioni di soci e socie meritano maggior rispetto.
Non possiamo accettare che un ecosistema vitale come quello cooperativo sia oggetto di forzature strumentali.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna ribadisce la propria autonomia ed estraneità dalle dinamiche interne ai partiti e rinnova la propria disponibilità a confrontarsi con tutti, nel merito delle questioni e nel rispetto dei fatti, in primis sui temi dello sviluppo sostenibile, del lavoro, della cura e della ripresa post pandemia. Durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia le cooperative bolognesi hanno contribuito a garantire coesione sociale e occupazione, collaborando con tutti gli attori del territorio e sostenendo le sue comunità con il proprio lavoro e con gesti di grande generosità. Se, come ci auguriamo, si avvicina il momento della ripartenza, pensiamo sia di vitale importanza confrontarsi con i rappresentanti politici su progetti e temi cruciali per la tenuta e il rilancio economico e sociale della nostra città.
Non ci appassionano le polemiche sterili, ci sta a cuore il futuro di Bologna. A scegliere chi guiderà Bologna saranno le cittadine e i cittadini bolognesi, nel pieno rispetto delle regole della democrazia che è da sempre un tratto distintivo del modello di impresa cooperativa. Così come è indice di democrazia il ruolo della rappresentanza di impresa, che le nostre organizzazioni esercitano nel pieno rispetto dei ruoli e delle regole, ma con la ferma consapevolezza che la cooperazione bolognese meriti attenzione e rispetto dal mondo politico.
Silvestro Ramunno