Evangelisti: “Se ancora zona rossa, ci dicano però cosa non ha funzionato”
“Oggi (2 marzo ndr) il Sindaco metropolitano incontrerà i Sindaci della provincia in conferenza, a seguito della di lui richiesta di zona rossa già effettuata ieri al Presidente della Regione.
La salute prima di tutto e quindi se la situazione è nuovamente grave, se i numeri dei contagi e dei ricoveri risultano così elevati da riportarci indietro di un anno, giusto intervenire. Occorre però che a ciò consegua una corretta e trasparente informazione rivolta a tutti i Cittadini affinché si sappia perché ci troviamo ancora in questa situazione, cosa non ha funzionato e a chi debbano essere ascritte le responsabilità. Perché se i Cittadini di Bologna e tutte le categorie di lavoratori, le famiglie, gli studenti debbono nuovamente essere rinchiusi tra le mura domestiche, è giusto spiegare loro cosa si è fatto in termini di sanità – visto che i posti Covid risultano insufficienti e si interviene nei reparti, così come riguardo le assunzioni di personale medico, sul monitoraggio del contagio e la somministrazione dei vaccini.
Oppure come si è agito in merito ai trasporti, in merito alla organizzazione della didattica a distanza, che non ha copertura capillare e non garantisce per tutti gli istituti il rispetto del programma, in merito ai ristori per le categorie produttive, mai pervenuti o pervenuti in misura tale da non sopperire nemmeno alle spese fisse. E ancora più lo andrà spiegato agli abitanti della Provincia, a quelli dell’Appennino, dove la densità abitativa è bassa e comunque sono stati assoggettati alle stesse misure restrittive, costringendoli addirittura a non poter passeggiare nel bosco, quando sui social apparivano le foto dei parchi bolognesi, dei mercatini alternativi o delle piazze, tutti stipati di persone e senza controllo alcuno.
Lo si spieghi anche a quei comparti, come quello sciistico, mai aperti, ai gestori di cinema, teatri o di palestre e piscine.
Siano date valide spiegazioni ai Sindaci, quindi, questa mattina tali da giustificare la gravità della massima misura restrittiva eventualmente assunta e gli stessi chiedano chiarimenti qualora non siano esaustive, perché nel voler salvaguardare un diritto fondamentale quale quello della salute, si deve aver riguardo di non calpestarne altri, altrettanto importanti e garantiti a livello costituzionale.
Ed essendo oggettivo, qualora davvero fosse istituita nuovamente la zona rossa, che tante misure adottate non hanno funzionato, si proceda seguendo il modello governativo nazionale, sostituendo posizioni apicali e dirigenziali laddove necessario, affinché ciascuno si assuma la responsabilità che gli spetta”.
Lo dichiara:
Marta Evangelisti Consigliera metropolitana
gruppo “Uniti per l’Alternativa”