Bologna, Rita Ghedini confermata alla presidenza di Cooperare con Libera Terra
«La cooperazione rinnova l’impegno sul riuso sociale dei beni confiscati in un momento di grande allarme per quanto riguarda la crescita delle mafie a causa della pandemia in corso, come sottolineano la Direzione investigativa antimafia, Libera, il movimento antimafia e molte associazioni di categoria». Rita Ghedini, presidente di “Cooperare con Libera Terra – Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità”, commenta così la conferma alla guida dell’associazione impegnata nello sviluppo delle realtà cooperative impegnate nel riuso sociale dei beni confiscati alle mafie.
«E’ un anno importante: il 7 marzo abbiamo celebrato i 25 anni della Legge Libera che permette il riuso sociale dei beni confiscati, il 27 maggio l’agenzia compirà 15 anni e il 22 novembre la Placido Rizzotto, prima cooperativa Libera Terra nata, celebrerà i suoi primi 20 anni di attività – continua -. Il nostro impegno per un modello economico e sociale alternativo a quello dello sfruttamento mafioso non si ferma, come conferma l’impegno dei nostri soci nonostante le grandi difficoltà dovuto al perdurare della crisi economica innestata dalla pandemia. La cooperazione, che per sua natura produce valore per condividerlo, si conferma il modello più idoneo per consentire riuso sociale di tali beni pubblici».
In occasione dell’approvazione del bilancio 2020 dell’associazione, l’assemblea ha nominato come consiglieri d’amministrazione per il triennio 2021/2023, oltre alla Presidente Rita Ghedini, Carlo Barbieri, Marta Battioni, Alessandro Beretta, Walter Dondi, Ethel Frasinetti, Gianluigi Granero, Pasquale Ferrante ed Enrico Quarello in rappresentanza delle varie aree e realtà della cooperazione che sostengono il progetto.
COOPERARE CON LIBERA TERRA
“Cooperare con Libera Terra – Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità” opera dal 2006 per fornire strumenti di supporto alle cooperative che gestiscono beni confiscati alle mafie e che aderiscono all’associazione Libera. Il progetto che ha dato vita a questo impegno è «Libera Terra», il marchio che raccoglie i prodotti frutto della coltivazione di terreni confiscati da parte di cooperative sociali. Attualmente Cooperare con Libera Terra annovera più di 70 soci tra imprese cooperative, associazioni ed Enti operanti sul territorio nazionale e collabora con i soggetti, istituzionali e del privato sociale, che abbiano finalità coerenti. Nel corso di quindici anni ha accompagnato e sostenuto il lavoro di 9 cooperative e del consorzio, che realizzano prodotti di qualità riconosciuta sul mercato nazionale, creando circa 180 posti di lavoro, a testimonianza del valore della lettera e dello spirito della Legge Rognoni-La Torre e della Legge Libera.
Silvestro Ramunno