Stiamo combattendo la più grande battaglia degli ultimi decenni. Una guerra che ci porta via i nostri cari, senza poterli abbracciare, senza poterli salutare nel modo giusto e senza potergli neppure dare un funerale degno di questo nome.
Ci sono nostri concittadini che lottano nei reparti covid attaccati ad un respiratore, altri che nel corso di questi mesi ci hanno salutato. Io ho tra le mani un ruolo delicatissimo, tanto come autorità sanitaria quanto come Sindaco, e devo quotidianamente combattere – in modo paradossale – affinché le persone capiscano che devono spostarsi solo se necessario e devono mettere la mascherina nel modo corretto. Spesso vengo ascoltato, a volte no: ma questa è una battaglia che va portata avanti, e dobbiamo crederci al di là dei numeri; lo dobbiamo fare con la mente, con la volontà, con i comportamenti di tutti i giorni. Tutti siamo stremati: ci ritroviamo anche con le scuole chiuse, un provvedimento nel quale credo il giusto (e mi assumo ogni responsabilità delle mie parole), a fronte di docenti, insegnanti ed operatori scolastici in generale, che stanno invece facendo autentici miracoli.
Sul campo non cadono vittime di serie A e di serie B: cadono nostri concittadini, persone care e conoscenti.
Oggi, con gli occhi gonfi di lacrime, voglio salutare Patrizia Guidastri, un’anzolese storica che se ne è andata (pur per cause differenti): ciao Patrizia! Ci siamo proprio voluti bene e sei stata una donna ed una volontaria straordinaria in tutti i sensi.
Le mie più sincere condoglianze a tutta la tua bellissima famiglia, che spero potrà essere forte in un momento come questo!
dal profilo Fb di Giampiero Veronesi