Unione Terred’acqua, per l’ennesima volta non si approva il bilancio

I CONSIGLIERI DELL’UNIONE TERRE D’ACQUA NON APPROVANO IL BILANCIO PREVENTIVO 2020 E APRONO LE PORTE AL COMMISSARIAMENTO PREFETTIZIO.

Dopo gli ulteriori 10 giorni che la prefettura aveva concesso come termine ultimo per approvare il bilancio preventivo dell’unione Terre d’acqua per l’esercizio 2020, ieri 1 Febbraio 2021 si è tenuto l’ultimo consiglio dell’Unione terre d’acqua. Come prevedibile, seppur non auspicabile, il Consiglio con 15 voti contrari e 8 a favore, non ha approvato il bilancio determinando l’avvio delle procedure per il commissariamento dell’Ente.
Non sarà quindi più in capo alla politica del territorio il governo di questa fase complicata ma sarà la prefettura a doversi assumere la responsabilità di gestirla. Bilancio, servizi ai cittadini, personale, fornitori saranno le prime questioni che il Commissario prefettizio dovrà affrontare e con il quale, appena sarà nominato avvieremo il confronto.
Ci pare di poter affermare che in questa situazione la politica ha ceduto il passo. Ascoltare per l’ennesima volta la discussione in consiglio della fu Unione Terre d’Acqua è stato per noi avvilente. “Tutti teniamo all’ente ma se non funziona bisogna fare un atto di coraggio e fermarsi”. Come se le difficoltà di questi anni e da ultimo, fossero un caso fortuito dovuto ad un destino infausto che, come qualche consigliere ha detto, “non hanno a che fare con la politica”. Invece no.
Crediamo che abbiano proprio a che fare con la politica o per meglio dire con l’incapacità o la non volontà dei politici di quel territorio di governarla, di sostenerla e di assumersi, di concerto, la responsabilità di farla funzionare. Non sono stati nemmeno in grado di assumersi la responsabilità di chiuderla, sbolognando la partita al Commissario prefettizio con pieni poteri. Altro che atto di coraggio.

Fp-cgil Bologna
Cgil Bologna

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