L’educazione alla sicurezza stradale non si ferma: nove seminari online a tutela degli utenti più deboli
L’educazione alla sicurezza stradale, in Emilia-Romagna non si ferma. Continuano le iniziative di comunicazione nonostante la diversa modalità, non più in presenza, che ha cambiato lo stile degli incontri.
Da giovedì 11 fino a martedì 23 febbraio, dalle 10 alle 11,30, si terranno nove webinar, uno per ogni ambito provinciale – già svolto a Bologna – sulla piattaforma Zoom. Oltre al presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, Mauro Sorbi, interverranno rappresentanti di Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Polizie Locali, e le voci di soccorritori sanitari, mondo della scuola e dell’associazionismo.
Il collegamento in diretta, aperto a tutti i cittadini, si può avviare dal link: https://url.emr.it/hj840j8x
I webinar saranno disponibili anche sulle pagine dei profili social dell’Osservatorio, sul sito dell’Osservatorio e su Youtube.
“L’Emilia-Romagna- spiega l’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini– per prima a livello nazionale ha organizzato eventi e azioni concrete per sensibilizzare i cittadini sui comportamenti sbagliati in strada e alla guida. La sicurezza stradale rappresenta un tema di grande impatto e sociale ed economico in Italia e di questa criticità siamo consapevoli. È da qui che sono partite iniziative storiche come i programmi di educazione alla sicurezza stradale nelle scuole e la creazione dell’Osservatorio, con l’impegno per l’obbligatorietà del casco per i motocicli, diventato legge nazionale proprio a partire da una battaglia promossa dall’Emilia-Romagna. Con la nuova campagna al via domani riprendono gli appuntamenti di sensibilizzazione verso i cittadini da parte dei soggetti pubblici e privati che hanno un ruolo in materia di sicurezza stradale”.
“Gli utenti deboli della strada- afferma il presidente dell’Osservatorio regionale, Mauro Sorbi– sono i pedoni, le persone disabili, i ciclisti e tutti coloro che meritano una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade. È un’utenza non protetta da strutture esterne ed è composta in larga parte da bambini e anziani esposti al rischio di riportare lesioni gravi o mortali come conseguenza di incidenti stradali. L’Emilia-Romagna ha il più alto numero di km di piste ciclabili in rapporto al numero di abitanti, è ‘bike friendly’ e sostenitrice della mobilità dolce. E favorire la mobilità sostenibile significa anche mettere in sicurezza ciclisti e pedoni e fare in modo che gli altri utenti della strada prestino attenzione alle categorie più vulnerabili, abbandonando modi aggressivi e distratti che causano incidentalità”.
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