Recentemente si sono verificati numerosi casi di persone raggirate attraverso messaggi Sms apparentemente inviati dalla propria banca di riferimento, con lo scopo di ottenere in modo fraudolento le credenziali di accesso ai servizi online. Si registra anche la diffusione di casi di estorsione di denaro a sfondo sessuale, dietro la minaccia di diffondere immagini o video di tipo intimo.
Tra le truffe di tipo informatico più diffuse ultimamente si segnalano lo smishing e la sex extortion.
Lo smishing è una truffa che di recente prende
di mira soprattutto l’home banking: le vittime ricevono un sms che
riesce a mettersi in coda a quelli effettivamente inviati dalla banca in
cui si ha il conto e chiede di verificare un accesso anomalo o di
scaricare nuovamente sul cellulare l’applicazione per gestire i propri
conti correnti online; cliccando sul messaggio e reinserendo le proprie
credenziali si consente ai truffatori di accedere ai propri dati e di
disporre dei soldi nel conto. In caso di comunicazioni sospette e di
dubbi, si consiglia quindi di contattare il proprio istituto di credito e
di segnalare l’eventuale truffa anche alle Forze dell’ordine.
La sex extortion inizia il più delle volte
attraverso i social network: gli adescatori avvicinano le loro vittime
con frasi insospettabili, parlando di tematiche generali, dando inizio
ad una vera e propria fase di conoscenza che, con il passare del tempo,
evolve diventando fiducia e, in alcuni casi, un legame sentimentale. Non
appena il legame si fa più intimo, l’autore del reato invita la sua
vittima a mostrarsi attraverso foto o video chat che la ritraggono in
atteggiamenti ambigui, in pose sexy o in situazioni equivoche. Le
immagini così ottenute e registrate diventano poi uno strumento per
estorcere denaro, con la minaccia di diffonderle. In questo caso in
particolare, oltre alle ripercussioni finanziarie si sono spesso
verificati crolli emotivi delle vittime.
Attraverso il sito della Polizia di Stato www.commissariatodips.it è possibile richiedere informazioni e fare segnalazioni online per questo tipo di reati oltre che inoltrare alla Polizia Postale una denuncia per reati telematici (da formalizzare poi in presenza).
Segnaliamo inoltre i consigli per la tutela dei dati personali online sul sito carabinieri.it
In caso di truffa, o tentativo di truffa, è inoltre fondamentale denunciare il fatto alle Forze dell’ordine:
- Polizia di Stato: Pronto Intervento 113 – Commissariato di Polizia 051.6811811
- Carabinieri: Pronto Intervento 112 – Stazione di San Giovanni in Persiceto 051.6874600 – Presidio di San Matteo della Decima 051.6812067
- Polizia Locale di Terred’acqua: call center 051.6870087
Per ricordare altri suggerimenti anti truffa, l’Amministrazione comunale ha predisposto la guida “Persiceto Sicura” in collaborazione con Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Municipale. Scarica e stampa la guida come promemoria oppure chiedi una copia all’Ufficio Relazioni col Pubblico.
comunepersiceto.it