Solco Civitas, il nuovo Gruppo cooperativo sociale dell’area metropolitana di Bologna
C’è un nuovo protagonista nel panorama del welfare bolognese. È Solco Civitas, il Gruppo cooperativo sociale dell’area metropolitana di Bologna nato dalla fusione tra Solco Imola e Consorzio Solco Insieme Bologna, che riunisce 9 cooperative sociali per un totale di 900 soci, oltre 1.200 dipendenti (di cui 80 svantaggiati) e un valore di produzione aggregato che supera i 35 milioni di euro. Formalizzata il 3 dicembre scorso, la nascita di Solco Civitas (aderente a Confcooperative) arriva dopo 7 anni di stretta collaborazione tra i due soggetti fondatori e propone a Bologna un nuovo interlocutore di primo piano nell’ambito dei servizi alla persona e del welfare comunitario, forte di una presenza capillare su tutto il territorio metropolitano.
“Il 2020 è stato un anno complesso che vede ancora tutta la cooperazione sociale impegnata in prima linea nella tutela delle persone più fragili colpite dalla pandemia – dichiara Luca dal Pozzo, nominato presidente e amministratore delegato del nuovo Gruppo cooperativo Solco Civitas -. Questo difficile contesto ha reso necessario un ripensamento dei nostri assetti per dare risposte sempre più adeguate e di qualità ai bisogni delle comunità, restando fedeli ai nostri valori. La nascita di Solco Civitas testimonia la volontà della cooperazione sociale bolognese di voler lavorare in rete, di puntare a crescere con una attenzione particolare ai territori”.
Sono 9 le cooperative sociali aderenti al nuovo Gruppo cooperativo: Solco Salute, Solco Prossimo, Solco Talenti, Libertas Assistenza, Ida Poli, Dai Crocicchi, Welfare Bologna, Asscoop, It2. “Hanno tutte in comune – continua Dal Pozzo – il forte legame con il territorio in cui operano: lavorano a stretto contatto con i bisogni e le necessità dei cittadini, pronti a ‘cucire su misura’ i servizi offerti, che nascono dall’ascolto attivo delle esigenze delle comunità e forti di un consolidato intreccio di relazioni di fiducia e di scambio con le realtà locali. Appartenenza e territorialità, sono e resteranno punti cardine del nuovo Gruppo cooperativo”.
Solco Civitas mette a frutto la lunga esperienza delle due realtà cooperative originali: “Per Solco Imola – spiega Dal Pozzo – questa operazione significa mettere a disposizione delle cooperative bolognesi la propria esperienza e la propria organizzazione, aprendosi alla Città Metropolitana in un’ottica di collaborazione con i soggetti del territorio. Per il Consorzio Solco Insieme Bologna, invece, alla base di questa operazione c’è la scelta di aderire al modello del Gruppo cooperativo che consente di avere una direzione e un’organizzazione comune per sviluppare e far crescere nuovi servizi sociali nei propri territori avendo maggiore stabilità e maggiori possibilità di investimento”.
“Solco Civitas – prosegue Dal Pozzo – si propone di essere un modello di cooperazione tra cooperative, come si ritrova nei principi dei Probi pionieri di Rochedale, dove il fine mutualistico non ha solo una dimensione limitata al piano della solidarietà fra cooperatori ma si estende all’intero sistema cooperativo. Il principio della cooperazione tra cooperative ha un significato oltre che solidaristico, anche economico ed imprenditoriale”.
I servizi offerti dal nuovo Gruppo
Solco Civitas aggrega cooperative sociali di tipo A e di tipo B.
I settori di intervento delle cooperative sociali di tipo A coprono a 360 gradi i bisogni di welfare delle comunità. Si va dai servizi socio-sanitari per anziani e disabili residenziali e domiciliari, a quelli residenziali per la salute mentale, dai budget di salute, ai servizi educativi per l’infanzia con nidi, scuole d’infanzia e 0-6 privati convenzionati e/o in appalto. Le cooperative sociali di tipo A aderenti a Solco Civitas operano anche nell’ambito dell’integrazione scolastica per disabili e nei centri di aggregazione giovanile oltre a offrire servizi per le persone senza fissa dimora, housing first e garantiscono servizi di mediazione culturale e di alfabetizzazione scolastica, dopo scuola per DSA, gestione di comunità per minori, madre/bambino e centri di accoglienza straordinaria per richiedenti protezione internazionale. I soci di Solco Civitas operano, inoltre, anche in laboratori occupazionali per persone disabili, servizi di prevenzione e cura del gioco d’azzardo, di prevenzione primaria e rischio addiction, servizi socio-educativi per minori della neuropsichiatria e socio-educativi per persone con disturbi dello spettro autistico, oltre a garantire la gestione di un poliambulatorio medico, offrire servizi “Dopo di noi”, e operare con politiche attive del lavoro e formazione professionale.
Le cooperative sociali di tipo B per l’inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati operano, invece, prevalentemente nei settori dei servizi ambientali, della cura del verde, delle manutenzioni, delle pulizie, della ristorazione e gestiscono il progetto Aristocani, albergo per cani nel territorio di Castel San Pietro.
“Tutte le cooperative sociali di Solco Civitas sono organizzazioni multi-stakeholders – conclude Luca Dal Pozzo -: i soci non sono soltanto lavoratori, ma anche volontari, sovventori, soggetti della società civile che vogliono essere attori e protagonisti della progettazione e dello sviluppo di servizi di welfare comunitario”.
Ufficio stampa Solco Civitas – Bologna