Europa Verde chiede chiarimenti alla Giunta Regionale sul Registro dei Tumori di Bologna
Il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale chiarimenti sul mancato accreditamento del Registro tumori della provincia di Bologna all’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), al quale sono invece accreditati i registri di tutte le altre province dell’Emilia-Romagna. Nell’interrogazione, Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa, chiede anche se sono state pianificate azioni per recuperare i ritardi dovuti al Covid nelle attività di diagnostica precoce.
Grazie all’attività pionieristica di Cesare Maltoni e al centro studi dell’Istituto Ramazzini, fondato dallo stesso Maltoni, Bologna è la città che vanta la più ampia banca-dati sui tumori. L’Istituto Ramazzini tra il 1959 e il 2004 ha raccolto i dati di mortalità per tumori nella provincia di Bologna e pubblicato relazioni annuali sino al 2011, quando l’intera raccolta fu consegnata all’ASL di Bologna. Oggi però, in base alle informazioni raccolte da Europa Verde, il Registro dei Tumori della Provincia di Bologna non è attivo.
“La conoscenza degli andamenti epidemiologici è uno strumento fondamentale per la medicina, sia per valutare l’efficacia delle politiche sanitarie sia per le misure di prevenzione. Comunicare i dati epidemiologici in maniera trasparente è utile anche per rafforzare il patto di fiducia con i cittadini – dichiara Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde e Vice Presidente dell’Assemblea legislativa – Per queste ragioni chiedo alla Giunta come mai il Registro dei tumori della provincia di Bologna, che ai Verdi risulta non essere nemmeno attivo, non sia accreditato presso l’Associazione nazionale dei registri dei tumori. Nell’interrogazione chiedo inoltre quali siano le pubblicazioni periodiche e i progetti scientifici in cui è coinvolto il Registro regionale dei tumori tenuto dall’IRST di Meldola. Anche lo strumento della diagnostica precoce è cruciale nella lotta ai tumori. Per questo – conclude Silvia Zamboni – chiedo alla Giunta se sia stata definita una tempistica per recuperare i ritardi accumulati, causa pandemia, dai programmi di diagnostica precoce”.
Silvestro Ramunno