Sono 822 gli accessi effettuati nelle aziende dell’Emilia-Romagna dall’Ispettorato del Lavoro per controllare le misure adottate per contrastare la diffusione del Coronavirus: di questi, 632 sono risultati regolari e 48 irregolari (i restanti sono ancora in corso di valutazione). A quelli dell’Ispettorato del lavoro si aggiungono 3.854 controlli svolti dalle Ausl (in alcuni casi sovrapposti a quelli dell’Ispettorato), di cui solo 37 hanno evidenziato irregolarità. Complessivamente rispetto al totale dei controlli le infrazioni rilevate sono dunque pari solo all’1,87%.
Uno dei compiti principali degli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, presenti in ogni capoluogo di Provincia, consiste nello svolgimento dell’attività di vigilanza nei luoghi di lavoro, a cui si aggiungono i controlli sulla sicurezza, in raccordo con le Aziende Sanitarie mediante il Servizio di prevenzione igiene sicurezza ambienti del Lavoro (Spisal).
Nell’ambito della vigilanza, a seguito della pandemia da Covid-19 l’Ispettorato Nazionale del lavoro ha concentrato le sue risorse, nella fase di uscita dal lockdown, proprio sulle verifiche dell’osservanza dei protocolli adottati per il contenimento della diffusione del contagio nei luoghi di lavoro.
Anche le Asl hanno svolto con grande responsabilità e capillarità controlli sull’applicazione del protocollo che ogni azienda si è data in ottemperanza del protocollo nazionale, arricchito da tutte le soluzioni territoriali e aziendali.
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