Un sistema di partecipate a più livelli per tenere insieme un’intera filiera produttiva e competere sui tempi, oggi nel mercato globale il principale fattore premiante. È il modello di Logimatic di Ozzano Emilia (Bo), capofila di una rete di aziende, tutte compartecipate da Ima Spa, e azionista a sua volta delle aziende più piccole della filiera, per le quali mette sul piatto sia contratti di servizio, per esempio per l’utilizzo di uno stesso server di gestione, sia modelli avanzati di welfare aziendale e di relazioni sindacali.
Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di Ima SpA, ha presentato questo modello di filiera all’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, in occasione di una sua visita all’azienda di Ozzano.
Esempio dell’efficacia della piattaforma creata da Ima è proprio la Logimatic, azienda partner in questo ecosistema di imprese, specializzata nella costruzione di macchine automatiche, che ha dato anche un contributo alla realizzazione della nuova macchina Ima, ideata durante il lockdown, per il confezionamento di mascherine chirurgiche monouso.
“Questo nuovo modello di impresa e di relazioni sociali rappresenta il futuro– ha commentato l’assessore Colla-. Non è solo un esempio di produzione, ma anche di relazioni industriali e sindacali. È un sistema virtuoso che crea un senso collettivo di responsabilità, dove ognuno fa la sua parte e tutti crescono insieme nella qualità. Potremmo chiamarlo un sistema evoluto di taylorismo 4.0”.
“È anche una tutela nei momenti di criticità” ha affermato Vacchi, che ha poi spiegato all’assessore come la grande flessibilità della sua azienda le abbia permesso di affrontare al meglio la crisi causata dalla pandemia. “Per quanto ci riguarda, a frenare quest’anno è stato prevalentemente il settore dell’automotive –ha affermato- ma in generale da aprile siamo in linea con le previsioni date per l’anno in corso”.
Di particolare interesse anche la formazione: alla Logimatic, per esempio, dove oggi l’età media dei dipendenti è 35 anni, lo “scouting” avviene negli Istituti tecnici fin dal 3° anno di corso, con i primi inserimenti a partire dal 4° e 5° anno. “Si conferma l’importanza delle scuole tecniche– ha detto Colla– un settore su cui vogliamo investire sempre di più per preparare i giovani a un inserimento lavorativo di qualità”.
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