Offrire un sostegno per accompagnare i ragazzi nel complesso passaggio all’età adulta, migliorandone gli stili di vita e il sistema di relazione con coetanei e familiari; attraverso la promozione di forme aggregative e l’orientamento scolastico per scongiurare l’abbandono degli studi e prevenire il disagio sociale. Tra i progetti anche la prevenzione al bullismo e al cyberbullismo.
Ma tra le novità di quest’anno rientrano anche i temi legati all’Agenda Globale 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e una particolare attenzione alle ricadute dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sulla vita degli adolescenti, privati per lungo tempo delle più normali relazioni sociali con i propri coetanei.
Questi, in sintesi, gli obiettivi del bando “Adolescenza” da 600mila euro, destinato ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori e parrocchie di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini.
Il via libera alla proposta di programmazione e ripartizione presentata dalla Giunta, è arrivato ieri in Commissione assembleare, per poi tornare in Giunta nelle prossime settimane per il via libera definitivo. Ad illustrarlo ai consiglieri, la vicepresidente con delega alle Politiche giovanili, Elly Schlein.
Il bando, finanziato per l’undicesimo anno consecutivo, stabilisce criteri e risorse disponibili a livello provinciale per la realizzazione di attività educative e sociali rivolte a ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 19 anni residenti in Emilia-Romagna, che al 1^ gennaio 2020 erano circa 367mila.
Dei 600 mila euro complessivi, 150mila saranno destinati alla definizione di progetti di valenza regionale, che insistono su 3 o più ambiti provinciali, relativi ad attività educative e di aggregazione sociale, con caratteristiche di innovazione e capaci di integrare esperienze, competenze e risorse in una logica di rete tra più soggetti e diversi territori; i restanti 450mila euro andranno a finanziare progetti di valenza territoriale, di dimensione comunale o distrettuale, relativi ad attività educative, di sostegno, di mutuo-aiuto tra pari, ludiche, che prevedano un coinvolgimento attivo dei ragazzi e che possano presentare anche caratteristiche di sistematicità, radicamento territoriale e innovazione.
Interventi finanziabili, contributi e criteri di riparto
Nelle attività finanziabili con i contributi regionali potranno rientrare quelle di carattere culturale, ricreativo, sportivo, sociale (di oratorio o simili, come lo scoutismo) e quelle più propriamente educative a favore di adolescenti e preadolescenti in difficoltà: sostegno scolastico, contrasto alla dispersione scolastica, educazione alla legalità, prevenzione al bullismo e al cyberbullismo. Non ultimi, possono essere finanziate proposte sulla promozione dell’educazione tra pari, finalizzate a valorizzare il protagonismo dei ragazzi e a sviluppare la loro capacità di aiutarsi. E ancora, interventi di sostegno ai ragazzi per ricostruire le relazioni con insegnanti e coetanei, dopo la lunga fase del lockdown causato dall’emergenza sanitaria e progetti di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente e rispetto dei principi di equità sociale, dettati dall’Agenda Globale 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
A livello territoriale, dei complessivi 600 milioni la quota di 450 mila euro destinata a finanziare progetti di valenza territoriale sara’ così suddivisa tra le province dell’Emilia-Romagna: Bologna 99.235 euro; Modena 74.757 euro; Reggio Emilia 59.069 euro; Parma 44.806 euro; Forlì-Cesena 40.401 euro; Ravenna 38.574 euro; Rimini 35.323 euro; Ferrara 29.943 e alla provincia di Piacenza 27.887 euro.
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