13, 14 e 15 agosto: previsto disagio per ondata di calore
L’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae) ha aggiornato l’allerta per ondata di calore prevedendo, nel territorio della pianura bolognese, disagio bioclimatico per la giornata di giovedì 13 agosto, una lieve diminuzione in condizioni di debole disagio bioclimatico per venerdì 14 agosto e un aumento per la giornata di sabato 15 agosto con l’instaurarsi nuovamente di condizioni di disagio.
Sul sito di Arpae – Rischio calore è possibile consultare le previsioni per i prossimi giorni, con i dati del disagio bioclimatico nel territorio dell’Emilia Romagna suddiviso per province.
Per gli anziani particolarmente fragili l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio. Il numero verde, gratuito, da chiamare è 800 562 110.
Numeri utili
Oltre al numero verde gratuito 800 562 110, attivo dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13, ci si può rivolgere
anche al numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033,
gratuito e attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 17.30,
il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30.
Come affrontare le ondate di calore
Limitare la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata
(tra le 11 e le 17), bere molto e spesso, anche quando non si ha sete,
evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in
generale, bevande ghiacciate o fredde. Fare bagni o docce con acqua
tiepida, per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i
climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza
di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano
ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo.
Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, in condizioni socio-economiche disagiate, di chi vive da solo e in appartamenti soggetti a surriscaldamento come i piani alti privi di condizionamento dell’aria, di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.