288 cantieri in Emilia-Romagna per messa in sicurezza e ripristino dopo maltempo dello scorso novembre
Investire molto e velocemente per far fronte all’irruenza della natura. La Regione non perde tempo e interviene di nuovo, nonostante i rallentamenti dovuti all’emergenza coronavirus, con un maxi-finanziamento di oltre 47 milioni di euro per far fronte ai danni del maltempo di novembre scorso.
Saranno così 288 i nuovi cantieri che apriranno a breve in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza Rimini. Opere idrauliche, frane, versanti e fiumi, ripristino di strade interrotte e danneggiate da dissesti, rimozione di detriti e materiali di scarto – oltre al completo ripristino delle condizioni di sicurezza per la tratta ferroviaria Budrio-Mezzolara, nel bolognese – sono gli interventi che serviranno a riparare i danni causati da alluvioni di portata storica, piogge, neve e mareggiate per cui era stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale.
“La cura del territorio è uno dei pilastri su cui poggia l’azione della Regione in questa legislatura”, afferma il presidente della Regione e commissario delegato, Stefano Bonaccini, dopo la firma sul decreto che dà il via al secondo stralcio del Piano dei primi interventi urgenti di messa in sicurezza o ripristino delle strutture e infrastrutture lesionate.
“Vogliamo che ogni città, paese e località dell’Emilia-Romagna, dalla montagna alla pianura alla costa- prosegue Bonaccini-, siano messi al riparo il più possibile dagli eventi atmosferici che, causa anche il cambiamento climatico in atto, sono sempre più imprevedibili e violenti. Per questo abbiamo bisogno non solo di lavorare sulle emergenze, come è doveroso e già facciamo, ma di investire sulla tenuta del territorio in una prospettiva a medio e lungo termine. Bene quindi questi cantieri, che sono anche una buona testimonianza della ripresa dell’attività della nostra regione dopo l’emergenza Covid, per quasi 300 interventi, che si affiancano a quelli previsti dal piano triennale dei lavori pubblici appena approvato e finanziato con quasi 50 milioni di euro”.
“La Regione continua l’impegno per la messa in sicurezza e il ripristino in seguito al maltempo dello scorso novembre- dichiara l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-. Lunedì il Dipartimento nazionale di protezione civile ha dato il via libera al Piano di interventi predisposto per continuare il ripristino e la messa in sicurezza del territorio colpito dal maltempo di novembre. Era la precondizione fondamentale per utilizzare i fondi messi a disposizione dal Governo a inizio anno. Un risultato possibile perché nei mesi scorsi l’attività regionale di programmazione è sempre continuata, nonostante il grande impegno dell’intero sistema di protezione civile nell’affrontare l’emergenza Covid. Solo grazie a questo intenso lavoro sarà possibile svolgere nel corso dell’estate gli interventi attesi”.
I finanziamenti alle province emiliano-romagnole sono così ripartiti. Agli interventi in provincia di Bologna sono destinati oltre 17 milioni di euro per 45 interventi; 10 milioni e 170 mila euro andranno alla provincia di Modena per 60 interventi, mentre Reggio Emilia e provincia per realizzare 13 interventi avranno risorse pari a 2 milioni e 780 mila euro. Ai lavori in provincia di Parma vanno finanziamenti per quasi 3 milioni di euro e gli interventi in cantiere sono 37; in provincia di Piacenza andranno 4 milioni e 500 mila euro per 54 interventi. A Ravenna sono assegnati fondi per oltre 1,5 milioni di euro per 13 interventi; Rimini potrà contare su circa 1 milione e 635 mila euro per 14 interventi. Infine, alla provincia di Forlì-Cesena andranno circa 2,4 milioni di euro per 14 interventi e a Ferrara circa 4,2 milioni per altri 38 cantieri.
I fondi rientrano nell’ulteriore stanziamento di risorse nazionali (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 417 gennaio 2020) ripartite nell’ambito dell’accordo tra Stato e Regioni per far fronte agli eventi di maltempo del novembre 2019 che hanno colpito oltre all’Emilia-Romagna anche Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.
Il Piano è stato realizzato dalla Regione con l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica, Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia con la collaborazione delle Amministrazioni provinciali, comunali, delle Unioni di Comuni, e dei gestori dei servizi essenziali e delle infrastrutture strategiche.
I soggetti attuatori hanno 90 giorni di tempo per l’affidamento degli interventi che dovranno essere completati entro 18 mesi.
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