Passante di Bologna, avanti con modifiche e miglioramenti nel segno della sostenibilità, della mobilità e della sicurezza. È terminata da poco (16 giugno ndr) la Conferenza dei servizi, dopo i rinvii dovuti al lockdown degli scorsi mesi per l’emergenza coronavirus, che dà il nuovo via libera a una delle tre infrastrutture – insieme alla bretella Campogalliano-Sassuolo e alla Cispadana – che interesseranno nei prossimi anni l’intera rete viaria regionale.
Tre, in pratica, le modifiche proposte dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Bologna, introdotte e recepite oggi. In primo luogo, il tema della sicurezza con la reintroduzione delle corsie di emergenza, poi la sostenibilità ambientale con l’aumento delle mitigazioni previste come, tra l’altro, l’introduzione di nuove barriere fono assorbenti, infine un complesso di altre opere viabilistiche che definiscono l’assetto infrastrutturale del Passante e delle opere connesse al Piano di viabilità bolognese.
Il tutto per circa 150 milioni su un costo totale dell’opera che si aggira attorno al miliardo di euro.
“Sono molto soddisfatto dell’incontro di oggi- afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini– perché con queste modifiche incidiamo in modo significativo e positivo sull’impatto ambientale e viabilistico di un’opera che guarda al futuro”.
Il prossimo passaggio è infatti a breve la consegna al ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti dei documenti tecnici a sostegno
delle nuove proposte deliberate oggi ed è prossimo l’avvio
dell’adeguamento del progetto alle prescrizioni.
“Un altro segnale importante di ripresa e rilancio dell’Emilia-Romagna- prosegue Corsini–
che inciderà in modo positivo nei prossimi anni sulla mobilità delle
persone e porterà anche buona occupazione. Lavorare per disegnare la
nuova e moderna rete viaria regionale con cantieri che aprono- chiude
l’assessore- è in questo momento il modo migliore per ribadire che tutti
insieme ce la faremo a uscire da questa difficile fase”.
“Siamo molto soddisfatti perché l’avvio della Conferenza è stato caratterizzato da una positiva apertura verso le proposte del Comune di Bologna, sostenute da Regione e Città metropolitana- spiegano gli assessori comunali, Valentina Orioli (Urbanistica e Ambiente) e Claudio Mazzanti (Politiche per la Mobilità)-. Il Ministero ha riconosciuto che è necessario rivedere il progetto e questo è un primo passo significativo nella direzione indicata, anche, dal Consiglio Comunale”.
“Condivido la soddisfazione per l’incontro nel quale ho ribadito il nostro sostegno alle richieste delle amministrazioni comunali e la necessità che le opere di adduzione proseguano il loro iter autorizzativo” aggiunge Marco Monesi, consigliere Metropolitano con delega a Viabilità e Pianificazione”.
regione.emilia-romagna.it