Emergenza Coronavirus e liquidità: dalle BCC dell’Emilia-Romagna oltre 450 milioni
“Le Banche di Credito Cooperativo confermano il proprio impegno in favore delle Pmi del territorio regionale, rafforzato durante l’emergenza Coronavirus”.
Lo sottolinea Mauro Fabbretti, presidente Federazione BCC dell’Emilia-Romagna, commentando i dati disponibili all’11 giugno 2020, secondo i quali le BCC della regione hanno trasmesso al Fondo di Garanzia delle Pmi 11.512 richieste di garanzia nell’ambito dei finanziamenti definiti dal decreto Liquidità. “Si tratta – continua Fabbretti – di oltre il 18,7% del totale delle pratiche elaborate in Emilia-Romagna e inviate al Fondo, secondo i dati del Medio Credito Centrale. L’importo complessivo dei finanziamenti deliberati dal Credito Cooperativo e assistiti dalle garanzie statali ha superato i 454 milioni di euro, il 15% del totale dei prestiti in Emilia-Romagna”.
Delle 11.512 richieste complessive, 10.799 hanno riguardato pratiche relative ai prestiti fino a 25 mila euro per un importo complessivo superiore a 170,5 milioni, il 15% in regione. La quota delle BCC nel mercato complessivo degli impieghi alla clientela è del 7,5%.
“I dati che riguardano i prestiti con garanzia statale – aggiunge il presidente della Federazione BCC dell’Emilia-Romagna – evidenziano quindi l’eccezionale sforzo compiuto dalle banche di comunità mutualistiche per mitigare l’impatto dell’emergenza sull’economia reale”.
L’impegno delle BCC dell’Emilia-Romagna ha riguardato anche le richieste di moratoria, definite dal decreto Cura Italia: oltre 27.600 le pratiche deliberate, alla data dell’11 giugno 2020, per un importo complessivo che supera i 3 miliardi di euro, ovvero un quarto del totale dei crediti erogati dal settore del Credito Cooperativo.
Bilanci positivi, intanto, per le 10 Banche di Credito Cooperativo aderenti alla Federazione BCC Emilia-Romagna che hanno chiuso il 2019 con un utile netto complessivo di 80,2 milioni di euro, il 18,3% in più dei 67,8 milioni del 2018.
“Le assemblee – spiega Fabbretti – si concluderanno tra giugno e la prima decade di luglio e saranno svolte a distanza, per osservare le disposizioni anti-Covid in tema di assembramenti. Una modalità innovativa con il ricorso a un ‘rappresentante designato’, ruolo che ogni banca ha attribuito a un notaio o un altro soggetto qualificato: il singolo istituto di credito ha messo a disposizione dei soci la documentazione necessaria per delega ed espressione di voto, da effettuare tramite portale oppure da recapitare o inviare agli sportelli bancari in busta chiusa. Con la stessa formula di voto ci sarà anche il rinnovo di quattro Consigli di Amministrazione: Banca Felsinea, RomagnaBanca, EmilBanca e Banca Malatestiana”.
Le BCC operano in Emilia-Romagna con 323 filiali e con 2.604 dipendenti. La raccolta diretta da clientela ha raggiunto, a fine 2019, l’importo di 13,556 miliardi di euro mentre gli impieghi si attestano a 10,826 miliardi. Sono 132.532 i soci (al 31 dicembre 2019), in aumento di 3.470 unita rispetto al 2018.
Ufficio stampa Confcooperative Emilia Romagna