Interventi finanziati dalla Regione per 300 milioni di euro su trasporti, energia, combustione di biomasse, agricoltura ed attività produttive e che prevedono strumenti di pianificazione e programmazione, per la riduzione delle emissioni in atmosfera e quindi della tutela della salute.
Meno traffico e più aree verdi, ciclabili e pedonali nelle città; risorse per il trasporto pubblico, con autobus nuovi ed ecoincentivi per rottamare i veicoli più inquinanti e promuovere la mobilità elettrica.E
giù biossido di azoto e composti organici volatili rispettivamente del
71% e del 50% con il 18% delle oltre 90 misure previste per migliorare
la qualità dell’aria già concluse e il 74% ancora in corso.
Mostra un buono stato di avanzamento il primo bilancio del Piano aria integrato regionale (Pair 2020), approvato nel 2017, delle misure messe in campo nei 30 Comuni dell’Emilia-Romagna, capoluoghi compresi, firmatari del documento.
Un aspetto da sottolineare per la corretta attuazione del piano è quello della comunicazione e informazione ai cittadini e a tutti i portatori di interesse, nella convinzione che il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’aria dipendano anche dalla consapevolezza di ognuno di noi degli impatti del nostro stile di vita. A questo proposito, tra le iniziative della Regione, oltre agli incontri con i Comuni, le associazioni di categoria e dei consumatori, si segnala la campagna di comunicazione ”Liberiamo l’aria” che raccoglie i dati di qualità dell’aria e gli atti dei 30 Comuni firmatari con il sito e i canali social dedicati e gestiti da Arpae.
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