No
al consumo di bevande alcoliche al di fuori dei locali in cui è
consentito e dei dehors ad essi collegati. È una delle principali misure
contenute nella nuova ordinanza del Sindaco di Calderara Giampiero
Falzone, firmata questa mattina e valida da domani, 26 maggio, fino
all’8 giugno. Con questo provvedimento il primo cittadino stoppa nel
territorio qualsiasi movida all’aperto, confermando con decisione
tutte le precedenti prescrizioni: sono vietati gli assembramenti nelle
strade, nelle piazze, nei parchi, sotto i portici, ed è obbligatoria la
mascherina quando si è in fila per l’accesso ad un luogo pubblico quando
non sia possibile mantenere la distanza interpersonale di almeno un
metro.
La seconda misura rilevante contenuta nel
provvedimento è la conferma della sospensione delle attività nei centri
sociali ricreativi anziani. Dunque per la ripresa di giochi di carte,
corsi, ballo, biliardo, giochi di gruppo e altre attività bisognerà
attendere. Sono consentiti, nei Centri Anziani, solo l’apertura del bar e
l’asporto nel rispetto del relativo protocollo regionale.
Quanto alle aree gioco presenti nei parchi, nei giardini comunali e
negli altri spazi verdi pubblici, se ne conferma l’interdizione.
“I cittadini di Calderara – sostiene Falzone – sin dall’inizio sono
stati responsabili e personalmente penso che la percentuale di
contagiati (0,39%), tra le più basse di tutto il Distretto, lo dimostri.
Adesso, proprio adesso che i dati sono sempre più incoraggianti, non
dobbiamo abbassare la guardia. ll comportamento scorretto di pochi non
deve vanificare i tanti sacrifici che tutti abbiamo fatto”. Il primo
cittadino si sofferma in particolare sul tema della movida: “Un Sindaco
ha delle responsabilità per la salute di tutti, e non può sottovalutare
nulla a maggior ragione dopo aver visto comportamenti di persone che
sembrano essersi dimenticate di quello che abbiamo passato. Abbiamo concesso spazi all’aperto alle attività con delle puntuali istruttorie sulle distanze tra i tavolini: quegli spazi garantiscono sicurezza e quelli vanno utilizzati. Fa male vedere ragazzi assembrati senza regola, questo non deve avvenire. Dobbiamo
avere profondo rispetto di chi non ce l’ha fatta e di chi ancora anche a
Calderara sta lottando contro questo virus”. E ancora, sui Centri
Anziani Falzone chiarisce la linea intrapresa: “Da oggi, in base
all’Ordinanza della Regione, questi centri potrebbero riaprire. Noi
interveniamo anche qui con delle limitazioni consentendo solo l’attività
di bar e asporto. Riteniamo che non è ancora il momento per gli anziani
di frequentare questi luoghi. Per la loro salute”. E sui giochi per
bambini: “La chiusura dei giochi nei parchi mi rattrista, ma si rende
necessaria alla luce delle lacune presenti nelle linee guida nazionali e
per le quali tutti noi Sindaci aspettiamo chiarimenti dal Governo.
Ritengo che la riapertura debba avvenire in totale sicurezza per le
famiglie.
Oltre alle misure sul consumo di bevande alcoliche e attività dei Centri Sociali, questi i principali provvedimenti contenuti nell’ordinanza: si conferma l’apertura al pubblico degli uffici comunali dalle 8:30 alle 13:30 da lunedì a venerdì con ricevimento solo su appuntamento e accesso esclusivamente con mascherina. Inoltre, confermata l’ apertura della biblioteca per il solo prestito dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19 e il sabato dalle ore 9.30 alle ore 12,30, così come la celebrazione dei matrimoni è consentita alla presenza solo dei testimoni. Si conferma l’accesso agli orti comunali, così come quello alle aree per l’attività libera dei cani alla presenza di non più di 3 persone contemporaneamente, distanziati e con mascherina. Ciascun animale potrà permanere all’interno dell’area non più di 20 minuti consecutivi. Ancora interdetti, invece, gli impianti sportivi a libera fruizione interni ai parchi e ai giardini comunali e ad altri spazi pubblici, per esempio campi da calcio, calcetto, basket. Aumenta, infine, l’importo delle sanzioni: non più nella misura dell’inottemperanza alle ordinanze sindacali, ma ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge 25 marzo 2020 numero 19, pertanto da un minimo di euro 400 fino ad un massimo di euro 3.000.
Ufficio stampa Comune Calderara