“Gli ospedali AIOP ci sono stati nella fase più critica dell’emergenza COVID, ci sono per affrontare l’epidemia in atto e continueranno ad esserci, quali componenti di diritto privato di un unico sistema sanitario regionale e nazionale, per consentire il graduale ritorno alla normalità dentro e fuori le case di cura”.
Bruno Biagi presidente dell’Associazione dell’Ospedalità Privata dell’Emilia-Romagna fa un bilancio di questi mesi insieme ai 44 ospedali privati e in sinergia con la Regione Emilia-Romagna.
La collaborazione tra AIOP e l’Assessorato regionale alla salute, guidato da Raffaele Donini, continua ad essere fattiva e nelle prossime settimane si cercherà di ridefinire il piano delle liste di attesa, per far ripartire a regime prestazioni di ricovero e ambulatoriali, mettendo in pista progetti riabilitativi per i pazienti gravi post COVID.
Questa la dichiarazione dell’Assessore regionale alle politiche per la Salute Donini:
“La rete delle strutture Aiop e la professionalità dei loro dipendenti sono stati preziosi nel corso dell’emergenza COVID19, in particolare nella gestione dei pazienti positivi al Coronavirus nelle CRA. Proprio le strutture AIOP, infatti, sono state un punto di approdo in cui assicurare le condizioni di isolamento necessarie ai pazienti per cui era richiesto il trasferimento, alleggerendo la pressione sulle CRA e contribuendo, in generale, ad una gestione della crisi sanitaria che ha richiesto il massimo sforzo da parte di tutti. Il rapporto della Regione con AIOP, ottimo nella fase dell’emergenza, sarà saldo anche nel post-emergenza.
Ci aspetta un periodo in cui la sanità è chiamata a ripensarsi, e sarà richiesta la collaborazione e la professionalità di tutti gli attori in campo”.
Il ringraziamento di AIOP ER va in particolare alle strutture sanitarie che anche in questa seconda fase continuano a sacrificarsi con il mantenimento di reparti COVID per prendersi cura dei pazienti inviati dagli ospedali pubblici.
“Tutte le strutture AIOP hanno avuto un ruolo fondamentale in questa emergenza – conclude il presidente dell’associazione regionale AIOP Biagi – da quelle COVID a quelle no COVID, strutture riabilitative e psichiatriche, che assicurando per tutta la fase critica dell’emergenza prestazioni a chi ne aveva bisogno sono state centrali per il sistema sanitario regionale soprattutto nelle province più colpite: Piacenza che ha risentito dell’impatto della vicina Lombardia e Rimini delle Marche. Anche nelle altre province emiliano-romagnole si continua a fronteggiare l’epidemia nella massima sicurezza, con un’ottica più propositiva rispetto ai mesi passati, ma sempre con piena disponibilità e la prontezza di affrontare nuovi possibili picchi di contagio” – aggiunge Biagi.
Ufficio Stampa AIOP Emilia Romagna