Incrementare al massimo l’attività dei piani di controllo, agevolare le autorizzazioni per le azioni di prevenzione in autodifesa, semplificare gli accertamenti dei danni dichiarati valutando con la necessaria attenzione i casi in cui non risulti effettuata, in tutto o in parte, l’azione di prevenzione: sono le principali richieste di Confagricoltura Bologna per contrastare i danni da fauna selvatica. Negli ultimi giorni diversi agricoltori hanno segnalato problemi causati soprattutto dai cinghiali.
La scorsa settimana Confagricoltura Emilia Romagna, insieme a Cia e Copagri, ha scritto all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, per segnalare le criticità che si stanno riscontrando in conseguenza delle inevitabili restrizioni alla mobilità delle persone a causa dell’emergenza sanitaria. La continuità dei piani di controllo è assicurata, ma si registra – anche nel Bolognese – una comprensibile riduzione delle uscite: questo ha portato a un incremento delle presenze di animali selvatici e dei danni causati in particolare dai cinghiali. Le restrizioni hanno anche ridotto l’approvvigionamento degli strumenti e di conseguenza la messa in pratica delle misure di prevenzione.
“Anche a livello locale – sottolinea Confagricoltura Bologna – chiediamo che si vada a incrementare al massimo l’attività dei piani di controllo per le varie specie faunistiche per cui sono consentiti, contando sul presidio territoriale che la polizia provinciale garantisce: esortiamo Raffaele Persiano, consigliere metropolitano con delega alla polizia locale sempre molto attento a queste problematiche, a impegnarsi in tal senso. E occorre, come rivendicato nella lettera all’assessore regionale Mammi, che si agevolino le richieste di autorizzazione per azioni di prevenzione in autodifesa che saranno presentate dagli agricoltori per contenere le incursioni dei cinghiali”.
“Siamo nel pieno della fase produttiva per tante produzioni – evidenzia Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna – e i danni rischiano di essere ingenti, dopo quelli generati da gelate e siccità. In questo momento è fondamentale fare prevenzione, nel pieno rispetto delle restrizioni previste per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
Ufficio Stampa Confagricoltura Bologna