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Coronavirus, Emilia-Romagna prima nella didattica digitale

Nell’emergenza che stiamo attraversando si scopre che, anche restando a casa, una delle attività strategiche per il sistema-Paese – la scuola e la formazione, intese nel loro insieme – sta muovendosi in modo positivo, trovando il modo di non far mancare ai ragazzi il diritto all’istruzione. E questo accade, in modo particolare, in Emilia-Romagna.

Ce lo dice una indagine indipendente, realizzata dal noto sito specializzato Studenti.it, secondo il quale l’Emilia-Romagna è la regione italiana che più di altre si è trovata pronta a far fronte ad una situazione eccezionale, data dall’improvvisa impossibilità di condurre le tradizionali lezioni nelle aule scolastiche.

Secondo l’indagine, in Emilia-Romagna la “classe virtuale” è decollata nell’83,9% dei casi, che colloca la nostra regione al primo posto in Italia. Interessanti anche altri due dati che emergono dall’indagine, cioè che i compiti solo da registro elettronico o solo via chat o mail raggiungono un valore percentuale (10.3% nel primo caso, 5.8% nel secondo caso) sostanzialmente basso, indice -spiegano gli esperti- che il modello è virtuoso, in quanto evidenziano come nel nostro sistema scolastico regionale, è ben chiaro cosa è la vera didattica a distanza (il dato alto delle classi virtuali), rispetto ad altre metodologie di lavoro (mail, chat, registro elettronico) che sono certamente utili, ma non possono rappresentare una vera modalità formativa a distanza.

regione.emilia-romagna.it

Gianluca Stanzani:
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