Stiamo affrontando, come comunità, la più grave pandemia di sempre.
Non eravamo pronti e non pensavamo che la situazione potesse diventare così tragica.
Nonostante questo abbiamo saputo reagire: ci aspettano ancora giorni molto difficili ma abbiamo almeno acquisito la consapevolezza di questa difficoltà.
Ho pensato a cosa potessi fare di utile, io, per la comunità che rappresento, oltre a svolgere il mio incarico, anche se da due giorni mi trovo a mezzo servizio (tranquilli, il Coronavirus è troppo “moderno” per me, ed ho quindi optato per una “tradizionale” gastroenterite).
Prima di tutto ho pensato di tranquillizzare tutti i miei concittadini: ad Anzola fino a due giorni fa erano due i soggetti trovati positivi al tampone. In questi ultimi due giorni, a causa della malattia, non sono riuscito ad acquisire aggiornamenti: fossero anche, in ipotesi, numeri poco più alti, possiamo comunque essere certi, ad oggi, che la situazione è sotto controllo.
Secondariamente credo utile ribadire fino alla noia alcuni concetti.
Se vediamo gente per strada che vaga senza una meta, capannelli di pensionati che chiacchierano oppure bimbi con genitori nei parchi che giocano, non invochiamo ordinanze di chiusura, ma segnaliamo piuttosto il tutto, subito, alle autorità competenti (Polizia Locale e/o Carabinieri).
Evitiamo, sui social network, di continuare a chiedere nomi e cognomi dei soggetti risultati positivi: piuttosto ragioniamo sul fatto che la gogna mediatica a danno di una persona che nulla ha fatto, se non contrarre un virus, non ha nessun senso e che gli organismi sanitari preposti stanno facendo il loro dovere. Proprio ai sanitari voglio tributare un grande ringraziamento: persone che stanno dando tutto, anche la propria salute, a favore degli altri.
Non diciamo che le forze dell’ordine (che non ringrazieremo mai abbastanza) non sono presenti sul territorio: diciamoci invece con grande sincerità sia che i posti di blocco sul territorio ci sono eccome sia che il problema è, in alcuni casi, di assenza di senso civico e di reale consapevolezza di cosa stiamo affrontando.
Infine, vi prego: restiamo e restate in casa. Questo è il solo modo per far sparire questo maledetto virus.
Stiamo uniti, come persone e come comunità: andrà tutto bene! Grazie!
dal profilo Fb di Giampiero Veronesi – sindaco di Anzola