Sant’Agata: al Bibiena “Bobby Solo e Broadcash”
Sabato 15 febbraio, ore 21
Teatro Bibena, via 2 agosto 1980
Sant’Agata Bolognese
Bobby Solo e Broadcash in “Play Cash“
Johnny Cash lo conoscono tutti, è una leggenda del talking blues e del country’n’roll, ed un punto di riferimento del costume della società americana. C’è chi lo ama per aver rivoluzionato il country’n’roll negli anni ’50, chi lo adora per i duetti con la moglie June Carter, chi non può fare a meno di ascoltare le registrazioni fatte da settantenne con Rick Rubin, chi ha in casa il poster in cui mostra il dito medio, chi lo ha sempre creduto migliore di Elvis, chi lo ha conosciuto grazie al film Walk the Line e, chi canta solo il ritornello di Ring of Fire, ma comunque non lo dimentica.
Una grande personalità prima ancora che grande musicista, ha attraversato cinquant’ anni di storia americana con la sua musica, aggiungendo quella dose di pericolo che non deve mai mancare nel country e nel rock’n’roll. Ha suonato di fronte ai galeotti, ha collaborato con i più grandi, da Bob Dylan a Joe Strummer mantenendo sempre la propria cifra stilistica.
Nel 2018 si è celebrato il 50° anniversario dell’uscita del mitico album Live at Folsom Prison, più che una canzone la carta d’identità di Johnny Cash e l’occasione è perfetta per celebrarlo con una combo mai vista: Bobby Solo e i BroadCash, la band che da dieci anni suona in tutta Italia il songbook di Johnny Cash mantenendo il suono roots degli anni alla Sun Records.
Bobby Solo non ha bisogno di presentazioni si conferma una leggenda della canzone italiana degli anni sessanta, diventato icona oltre ad essere da sempre un appassionato di country e rock’n’roll. Nella sua lunghissima carriera è stato uno dei primi a importare quella musica in Italia e se gli domandi di Johnny Cash ti senti rispondere “Ah, Johnny l’ho conosciuto alla base americana Rammstein in Germania negli anni ’60. Suonava con la Carter family, gli Statler Brothers ai cori e Carl Perkins alla chitarra. Era magnetico”. Tanto basta.
Bobby non è nuovo a celebrazioni delle origini del country e rock, basti recuperare il bellissimo disco del 1966 “Le canzoni del West” o l’interpretazione del brano di Hank Williams “Ramblin’ man” con i Guano Padano per capire la sua passione.
Pubblicamente sembra un crooner legato agli anni ’60, solo perché in TV gli fanno sempre cantare “Una lacrima sul viso”, “Se piangi, se ridi”, “Zingara”, e al massimo un rock’n’roll classico: ma Bobby è completamente folle e ribelle. Fuori da ogni schema, non ama essere conforme, anarchico, vive solo per la musica, la chitarra, gli amplificatori.
Un omaggio tutto cuore …un evento unico.
dall’evento Fb