Si invitano tutti i cittadini a leggere il testo dell’ordinanza della Regione Emilia-Romagna n. 1 del 23.02.2020 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, che sostituisce le comunicazioni precedenti.
La Regione ha inoltre diramato una circolare applicativa, Allegato al Decreto del Presidente della Regione n.16 del 24 febbraio 2020, che chiarisce alcuni aspetti dell’ordinanza relativi ai provvedimenti per contenere la diffusione del coronavirus.
In particolare, l’ordinanza prevede fino a domenica 1° marzo compresa:
- la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc., svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico
- la chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali,
master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza - la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, ad eccezione delle biblioteche, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi
- la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero
- la sospensione delle procedure concorsuali
- l’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in regione Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Si ribadiscono le misure igieniche da assumere per le malattie a diffusione respiratoria:
- Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
- Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
Anche l’Arcidiocesi di Bologna ha adottato una serie di disposizioni per il contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica in tutte le attività di sua competenza che prevedono ogni forma di aggregazione (funzioni, incontri, ecc.).
Da martedì 25 febbraio sarà inoltre attivo il numero verde regionale 800 033 033 a cui i cittadini possono fare riferimentoper avere informazioni o indicazioni su come comportarsi nel caso in cui sospettino di avere sintomi legati alla possibile presenza del coronavirus.