Sono positivi i risultati del progetto “Insieme per il lavoro” giunto
al terzo anno d’attivita. Dal 2017 gli inserimenti lavorativi
realizzati sono 523, dato in aumento: dai 14 al mese del 2018 ai 24 del
2019. Inoltre, sono più che raddoppiati, nell’ultimo anno, i contratti a
tempo indeterminato (4% nel 2018, 10% nel 2019) e rimane costante il
flusso dei beneficiari iscritti al progetto (mediamente 124 al mese).
Questi
numeri confermano che la collaborazione tra Comune, Città metropolitana
e Arcidiocesi di Bologna è più che positiva, che “Insieme per il
lavoro” non è più soltanto un titolo, ma un dato di fatto grazie anche
alla collaborazione con le associazioni imprenditoriale e sindacali. Il
progetto è nato nel 2017 per volontà del sindaco Virginio Merola e del
cardinale di Bologna S.E. Matteo Maria Zuppi, insieme ai sindacati e
alle associazioni imprenditoriali, si avvia al suo terzo anno di
attività.
Tutti i dati
Dall’inizio del progetto, “Insieme per
il lavoro” è entrato in contatto con 237 imprese: 166 collaborano oggi
stabilmente e 97 hanno aderito formalmente al Board, erano 54 nel 2018.
Tra
le aziende che hanno realizzato più inserimenti lavorativi ci sono la
Cooperativa Sociale La Fraternità, con 39 persone assunte per le
attività di tutoraggio ai nuovi cassonetti installati da Hera nei mesi
scorsi nel centro di Bologna e Yoox Net-A.Porter Group, che ha inserito
20 persone. Tra le imprese oltre quota 4 inserimenti ci sono:
Sicuritalia, Vrm, Cms.Cultura, Rekeep, Piquadro, Felsinea Ristorazione,
Bo-Link, Camst, Sa.Ca., Bologna Welcome, Felsinae Thesaurus e Ducati.
“Insieme
per il lavoro” non ha prodotto solo inserimenti, ha anche creato lavoro
tramite i programmi di accompagnamento nell’ambito dell’autoimpiego e
dei progetti di innovazione sociale.
In particolare l’attività di autoimpiego
ha visto, dal 2017, la candidatura di 82 progetti e più di 50 mila euro
erogati. Alcuni esempi recenti riguardano: il percorso di chi ha
imparato a guidare e usare per finalità professionali un drone,
l’apertura di un estetista e il rilancio di un’edicola rilevata in zona
Barca.
E sempre dal 2017, sono stati messi in campo 39 progetti di innovazione sociale
che hanno dato luogo, solo nel 2019, a 9 stage attivati in 6 progetti
sociali e 10 partnership attivate sul territorio. Tra le collaborazioni:
Vicini d’Istanti, la sartoria sociale di via San Mamolo, Gomito a
Gomito, grazie al quale le donne detenute nella Casa circondariale
della Dozza producono borse, Inspire, che fornisce consulenza per
l’imprenditoria sociale e Gira la Cartolina, il servizio di
accompagnamento turistico a cura di persone fragili.
I numeri del 2019
Le persone che si sono iscritte al progetto nel corso del 2019 sono
1491 e di queste 910 si sono presentate al primo colloquio conoscitivo.
Dopo i colloqui 553 persone sono risultate idonee ad essere inserite
nel progetto, di cui 386 pronte all’inserimento lavorativo e 167 ancora
bisognose di formazione. Le persone inserite nel 2019 sono state 223,
oltre il 53% delle persone considerate pronte ad un inserimento. La
media di inserimenti è stata di 24 unità al mese, più di un inserimento
per giorno lavorato dal team Insieme per il lavoro, contro un dato che
nel 2018 vedeva 14,5 inserimenti mensili.
I pacchetti formativi
erogati nel 2019 sono stati 243, di cui 33% tra competenze trasversali e
bilancio di competenze, il 12% per potenziare la lingua italiana, il
40% per la sicurezza sui luoghi di lavoro e il 15% tecnico-specifici.
Numerose sono state le azioni intraprese durante il 2019, a partire
ad esempio dalla collaborazione tra organizzazioni sindacali e due
imprese come Lamborghini e Ducati che hanno siglato contratti
integrativi per l’inserimento di persone segnalate da Insieme per il
lavoro.
E sempre in questa stessa direzione, Città metropolitana e
Comune, con il rinnovo del Protocollo appalti, hanno previsto una
clausola premiale da inserire nei bandi di gara per le aziende che si
impegnano ad assumere persone di “Insieme per il lavoro”.
Le progettazioni Pon Metro avviate, inoltre iniziano a produrre i primi effetti sul piano occupazionale.
La
rete delle imprese che aderiscono al progetto è in continua crescita,
grazie anche a iniziative come il workshop rivolto a tutte le agenzie
per il lavoro del territorio, promosso da “Insieme per il lavoro” nello
scorso mese di settembre, durante Farete, l’annuale convention di
Confindustria. Un’altra iniziativa che ha portato importanti risultati è
stata sicuramente la Fiera del lavoro dell’Appennino, a cui hanno
partecipato 22 imprese del territorio e che ha prodotto almeno 20
inserimenti in particolare presso: Coop Reno, Metalcastello, Tacchificio
Monti e Salumificio Vitali. Per questo motivo è già in preparazione la
seconda edizione nel mese di aprile.
Fra gli obiettivi per il 2020 vi è il consolidamento dei risultati raggiunti e il loro miglioramento: questa la prospettiva per il 2020, ed, in particolare, ampliare il board delle imprese, per promuove attività di networking e conoscenza sulle tematiche D&I (Diversity & Inclusion), aumentare del 25% il numero degli inserimenti rispetto al 2019 (passado da 223 inserimenti/anno ad almeno 280 inserimenti/anno), contemporaneamente, raddoppiare il numero dei contratti a tempo indeterminato.
Il 2020 sarà anche l’anno in cui “Insieme per il lavoro” promuoverà una grande iniziativa rivolta ad imprese e cittadini in cerca di lavoro, una vera e propria fiera del lavoro metropolitana sul modello di quelle già esistenti in città come Roma, Firenze e Milano.
Il protocollo “Insieme per il lavoro”, siglato nel maggio 2017, termina nel maggio 2021. L’obiettivo di rilancio è definire, entro il 2020, le modalità per proseguire questo percorso nell’ambito del nuovo Patto per il lavoro che verrà promosso dalla Regione Emilia-Romagna.
Per ulteriori informazioni e contatti
www.insiemeperillavoro.it
segreteria@insiemeperillavoro.it
Ufficio stampa Città metropolitana