Si evidenzia una maggiore consistenza del voto di centrosinistra a Bologna, dove si raggiunge la quota massima (64,8%), e nei comuni della prima (oltre il 60%) e, in parte, seconda cintura (tra il 55-50%). Il voto a Bonaccini rimane sostanzialmente maggioritario in tutta la pianura (ad esclusione di tre comuni), nell’imolese e nelle frange di confine della bassa bolognese (in particolare nel persicetano e nell’intera galliera). A sud il voto per Bonaccini permea la collina e si inerpica in montagna conquistando i comuni posizionati sulla direttrice della Porrettana. Preferenze tra il 55-60% si rilevano dunque nella media pianura, e in maniera più eterogenea nei comuni che gravitano su Imola (che raggiunge il 58,2%). Un livello di preferenze tra il 50-55% caratterizza i comuni dell’estrema pianura, mentre in montagna si giunge oltre il 50%.
Per contro Borgonzoni ottiene la maggioranza di preferenze prevalentemente nei comuni montani, sia del crinale occidentale prossimo al modenese (con livelli intorno al 50%), che nella fascia a ridosso della provincia di Prato (oltre il 50%) dove raggiunge il massimo a Camugnano (56,6%). Nella montagna imolese, rimane a favore della candidata di centrodestra il solo comune di Fontanelice. Infine sono tre i comuni dell’estrema pianura dove le preferenze (tra il 48-51%) premiano Borgonzoni.