Sanità, una firma per il nuovo Polo Ematologico al Policlinico S. Orsola-Malpighi
Una lettera d’intenti per la realizzazione di un nuovo Polo Ematologico presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi. E’ stata firmata dall’Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli onlus.
Il Polo Ematologico, come è scritto nella lettera, “riveste un’importanza strategica nell’ambito delle politiche e azioni funzionali al costante innalzamento qualitativo e quantitativo dei livelli di assistenza sanitaria a favore dell’utenza”.
In particolare, la Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli Onlus – da molti anni impegnata in un processo di graduale integrazione e miglioramento della qualità dei servizi sanitari offerti in Emilia-Romagna in costante collaborazione con la Regione, le aziende ospedaliere locali e gli enti pubblici competenti tramite investimenti in know-how e risorse finanziarie – manifesta la propria disponibilità preliminare, a propria cura e spese, a progettare e realizzare il nuovo Polo Ematologico (già Lorenzo e Ariosto Seràgnoli) presso un immobile di nuova costruzione (superficie lorda complessiva non inferiore a 12.540 metri quadrati e un volume complessivo di circa 50.160 metri cubi). L’accordo prevede che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi possa mettere a disposizione aree e strutture di sua proprietà.
“La realizzazione di un nuovo Polo Ematologico – è scritto nella lettera d’intenti – assumerebbe un rilievo fondamentale per Regione Emilia-Romagna, tenuto conto delle funzioni svolte in relazione al servizio sanitario nazionale e regionale, per Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in ragione delle finalità di ricerca scientifica e di didattica istituzionalmente perseguite, per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi, in ragione della relativa missione aziendale e della visione a cui tale missione risponde in vista dell’assicurazione del diritto fondamentale alla salute”.
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