È stato pubblicato il Rapporto sul turismo nella città metropolitana di Bologna a cura del Servizio Studi e Statistica per la programmazione strategica di Palazzo Malvezzi relativo al 2018 e con alcune anticipazioni sui primi 9 mesi 2019.
Nel complesso della città metropolitana nel 2018 si sono registrati 2.372.172 arrivi (+8,19% sul 2017), e 4.729.192 presenze (+2,64%). In termini comparativi, gli arrivi sono aumentati dal 2014 del 44%, contro il +20,2 % della media italiana.
Procede dunque l’andamento positivo dei flussi turistici che si è manifestato nell’ultimo decennio e che ha interessato con particolare intensità il Comune di Bologna, che continua ad attrarre circa il 65% degli arrivi e delle presenze del territorio e che svolge un effetto di traino nei confronti delle altre parti del territorio metropolitano.
La crescita del 2018 è stata tuttavia meno sostenuta rispetto ai due anni precedenti, con un rallentamento che segnala una relativa stabilizzazione dopo le performance particolarmente dinamiche degli anni più recenti.
Il rallentamento riguarda in particolare le presenze, tanto nel capoluogo quanto nel resto del territorio metropolitano, mentre gli arrivi continuano a crescere allo stesso ritmo nel Comune di Bologna, calando invece, in termini relativi, nel resto del territorio.
Per quanto provvisori, i dati relativi all’andamento dei primi nove mesi del 2019 segnalano una crescita degli arrivi (rispetto allo stesso periodo 2018) pari al 3,2% a Bologna e dell’1% nella città metropolitana e una crescita delle presenze del 4,6% a Bologna, e di 3,1% nella città metropolitana. In particolare, gli arrivi dei turisti stranieri segnano un incremento del 3,9% nel capoluogo ed una contrazione dell’1,9% a livello metropolitano mentre le presenze straniere crescono sia a Bologna (+5,7%) sia nella città metropolitana (+2,9%).
A livello metropolitano, i turisti stranieri rappresentano il 43,5% degli arrivi totali e il 45,2% delle presenze mentre nel capoluogo rappresentano il 46,4% degli arrivi e il 51,8% delle presenze.
Nel 2018, la maggioranza dei turisti stranieri che arrivano negli esercizi ricettivi della città metropolitana di Bologna sono cittadini dei Paesi dell’Unione europea (53%) mentre il 35% proviene da Paesi extra-europei, ed il 12% da Paesi europei extra UE.
Nel solo Comune di Bologna i turisti stranieri arrivano da Paesi UE per il 59%, il 29% viene da Paesi extra-europei, mentre il 12% viene da Paesi europei extra UE. Nel resto del territorio della Città metropolitana, gli arrivi dai Paesi UE scendono al 40% mentre quelli da Paesi extra-europei salgono al 50%, il 10% arriva da paesi extra UE.
Il primo Paese UE di provenienza dei flussi turistici verso la Città metropolitana è la Germania, mentre verso il Comune di Bologna è il Regno Unito (per quanto in corso di Brexit). Seguono ai primi posti della graduatoria, nello stesso ordine per i due ambiti, Spagna, Francia e Paesi Bassi.
I turisti italiani che convergono sulla città metropolitana di Bologna vengono in prevalenza dalle Regioni del Sud e dalle Isole (27,6%), in subordine dalle Regioni del Nord-Ovest e dal Centro e dal Nord-Est, non considerando l’Emilia-Romagna. Circa l’11% viene proprio dalla stessa Regione (che include il territorio della città metropolitana di Bologna). Le prime Regioni di provenienza, sia per Bologna sia per la città metropolitana, sono la Lombardia, il Lazio e appunto l’Emilia-Romagna.
La differenza più rilevante tra Comune capoluogo e resto del territorio metropolitano riguarda proprio i turisti provenienti dalla Regione Emilia-Romagna, che nel territorio sono il doppio in termini percentuali rispetto al capoluogo.
È possibile che, almeno in parte, la quota proveniente dalla Regione Emilia-Romagna contribuisca ad una fruizione del territorio, da parte di cittadini anche bolognesi, come retroterra turistico “di prossimità”, secondo il modello che ha caratterizzato nei decenni passati per esempio la vacanza in Appennino. Un modello caratterizzato anche – come spiegherebbe il dato relativo alle presenze – dalla preferenza a vacanze di una certa durata, e da un’utenza legata a comportamenti più tradizionali. Non va trascurata comunque la mobilità interregionale, e regionale, legata ai servizi sanitari.
Le strutture della ricettività turistica. Nel 2018 si conferma e si accentua in tutto il territorio metropolitano, la crescita sostenuta della ricettività extra-alberghiera (che a Bologna vede una vera e propria esplosione, con un incremento di quasi il 20% rispetto al 2017). La tendenza ha riscontro sul piano nazionale, dove le strutture extra-alberghiere crescono, dal 2013 al 2018, di quasi il 48%, contro il +40% circa della Città metropolitana ed il 70% del Comune di Bologna.
L’economia legata al turismo. Negli ultimi anni la vivacità dei flussi turistici ha influenzato in modo significativo l’economia metropolitana, e soprattutto l’economia bolognese.
Le imprese attive nel settore Alloggio e Ristorazione nel 2018 sono 6.129, e rappresentano a livello metropolitano il 7% del totale delle imprese attive (84.142), ed oltre il 9% nella città di Bologna.
Le imprese attive nel settore sono localizzate per una metà (49%) nella città di Bologna.
Contrariamente alla generalità dei settori di attività economica, il settore Alloggio e ristorazione ha registrato nell’ultimo decennio una crescita sensibile del numero delle imprese, sia nel comune capoluogo sia nell’intera area metropolitana.
Dal 2009 al 2018 nel Comune di Bologna il numero delle imprese attive in questo settore è cresciuto del 27,5% e nell’intera Città metropolitana del 19%, mentre il numero totale delle imprese attive è cresciuto a Bologna solo dello 0,3%, ed è calato di oltre il 4% a livello della città metropolitana.
Qui è possibile consultare il rapporto integrale.