Leggo che alcuni parlamentari del Partito Democratico mi accusano di incitazione all’odio razziale, annunciando esposti al Garante della Privacy e tutto il solito corredo di attacchi politici che normalmente viene dispiegato quando non si sa cosa rispondere nel merito delle questioni. E quindi ripropongo la domanda: è giusto che circa il 60% degli alloggi popolari a Bologna venga assegnato ormai da anni a persone non italiane? Perché non rispondono a questa semplice domanda?
Invece preferiscono buttarla in rissa, tra l’altro malamente, e senza nemmeno aver visto il video. La denuncia che ho documentato nasce dalla segnalazione di un ragazzo di colore che, gentilmente e coraggiosamente, ha ribadito la sua posizione durante la diretta facebook che tanto sta agitando gli autorevoli esponenti del PD. Quindi un ragazzo di colore sarebbe artefice di un’azione di odio razziale! Solo il PD riesce nell’impresa di immaginare tutto ciò. O semplicemente, chi ha denunciato questa situazione è sì di colore, ma non è di sinistra e quindi non rientra nel disegno mediatico che il PD vuole alimentare.
Ad ogni modo, proprio come chiede questo ragazzo, e con lui altre centinaia di bolognesi ed emiliano-romagnoli, a noi interessa che vengano riequilibrati i criteri di assegnazione delle case popolari, ritenendo profondamente sbagliato un sistema come quello che vige in Emilia Romagna, basato su norme approvate dal PD e dai suoi alleati. Si badi bene, nessuno incolpa gli immigrati, i quali utilizzano norme e disposizioni legittime, ma che appaiono del tutto inique. La denuncia, che quindi ribadisco, non è verso di loro, ma verso le scelte compiute dalle sinistre. A queste dobbiamo porre rimedio e lo faremo tra qualche mese. Nel frattempo facciano pure esposti e denunce, anche al Garante della Privacy, ovvero all’ex parlamentare del PD Antonello Soro, stimatissimo esperto della materia. Quando denunciavamo senza mostrare nulla, dicevano che non era vero. Ora che lo abbiamo dimostrato dicono che incitiamo all’odio e violiamo la privacy, senza neanche sapere che i nomi e i cognomi dei beneficiari, come stabilito dallo stesso Garante già dal 2007, sono pubblici .
Ad ogni modo spero che qualcuno voglia rispondere alla mia domanda: perché a Bologna il 60% degli alloggi popolari viene dato ogni anno a non italiani? Nell’attesa denuncerò chi in queste ore si diverte a minacciarmi di morte e cose simili.
Galeazzo Bignami, deputato FdI