No ai dazi, l’Emilia-Romagna incassa a Bruxelles l’adesione delle Regioni europee per i prodotti di origine Dop e Igp
Tutti uniti contro i dazi americani. La Regione Emilia-Romagna ha incassato oggi (18 ottobre n.d.r.) a Bruxelles l’adesione di Arepo, l’Associazione delle Regioni europee per i prodotti di origine Dop e Igp, che ha fatto proprie le tre richieste presentate dall’assessore regionale all’Agricoltura e presidente Arepo, Simona Caselli, a difesa dei propri vessilli agroalimentari. Richieste sottoscritte anche dal collegio dei produttori rappresentato all’assemblea generale di Arepo da Guglielmo Garagnani, vicepresidente vicario del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
“Sono molto soddisfatta dell’appoggio dei produttori e dell’Associazione delle Regioni europee- afferma Caselli– che con un voto unanime hanno approvato le nostre tre richieste”.
In dettaglio, spiega l’assessore “la prima richiesta riguarda l’integrazione del fondo di riserva per le crisi da destinare al supporto dei produttori colpiti da dazi”.
“Una richiesta peraltro già avanzata- continua Caselli– e che dobbiamo assolutamente sostenere. Con il secondo punto chiediamo di prevedere una quota di risorse a favore dei consorzi delle indicazioni geografiche (IG) Dop e Igp per la tutela legale nei Paesi non coperti da trattati bilaterali. Infine, occorre prevedere dei punteggi di priorità nell’ambito dei bandi del Regolamento Ue 1144/2014, per progetti ed azioni promozionali delle Ig colpite dai dazi proprio su quei mercati in cui sono stati imposti”.
Nel dibattito che ha preceduto il voto, gli interventi di appoggio di Grecia, Francia ed Origin International che si sono dichiarati subito a favore delle misure chieste dall’Emilia-Romagna.
“Siamo molto soddisfatti della decisione dell’assemblea di Arepo- sottolinea Garagnani– di approvare all’unanimità la nostra proposta di risoluzione. Tutte le regioni europee fortemente contrarie alle politiche dei dazi concordano sulla necessità di sostenere in maniera adeguata e con misure mirate i prodotti che saranno colpiti da questa folle scelta americana. Ancora una volta lo spirito europeo riemerge con forza nella difesa dei propri prodotti di eccellenza, mostrando capacità di condividere i problemi e trovare e sostenere insieme le soluzioni. È questo lo spirito giusto”.
“Oggi con l’appoggio di Arepo- chiude Caselli– siamo meno soli e un po’ più forti perché abbiamo un’interlocuzione molto più forte in Europa. Ora #iostocolparmigiano può diventare un impegno comunitario. Noi lo porteremo avanti orgogliosamente insieme ai produttori e ai lavoratori in tutte le sedi possibili. Ribadisco che dazi e muri sono inaccettabili perché non hanno mai portato niente di positivo nella storia. Non dimentichiamo che siamo un’economia aperta, grazie alla quale il nostro agroalimentare è arrivato ad esportare 7,7 miliardi di euro”.
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