“Monasteri Aperti”, il 19 e 20 ottobre appuntamento alla scoperta dell’Emilia-Romagna più introspettiva
Vivere la quotidianità di un monaco medievale, pranzare nel silenzio con le suore di clausura o partecipare a un trekking serale con concerto in un’antica abbazia. Sono alcune delle iniziative proposte dalla manifestazione “Monasteri Aperti Emilia Romagna” in programma sabato 19 e domenica 20 ottobre. Protagoniste una ventina di strutture regionali, tra monasteri e luoghi di culto, che vanno dall’Abbazia di Nonantola (Mo), appena riaperta al pubblico dopo il terremoto alla Cattedrale di Sarsina (Fc), passando da gioielli meno conosciuti come Il Monastero di San Pietro a Modena o il Monastero di Santa Chiara a Lagrimone (Pr) lungo alcuni dei 18 Cammini per viandanti e pellegrini della regione.
Alcune delle strutture aprono per la prima volta le loro porte a visitatori esterni e grazie alla presenza di guide esperte d’arte permetteranno di conoscere approfonditamente la loro origine e storia, arte e architettura. L’iniziativa è promossa da Apt servizi Emilia Romagna e Ceer, Ufficio per la pastorale dello Sport, turismo e tempo libero, in collaborazione con otto Diocesi (Piacenza-Bobbio, Parma, Reggio Emilia, Modena-Nonantola, Bologna, Faenza-Modigliana, Forlì, Cesena-Sarsina) e dieci Associazioni dei cammini (Via degli Abati, Via dei Linari, Via Romea Strata Longobarda- Via Nonantolana, Via degli Dei, Viae Misericordiae- Cammino di Dante, Cammino di Sant’Antonio, Via Romea Germanica, Cammino di San Vicinio).
Tutti gli appuntamenti, gratuiti e a pagamento, tra visite guidate, laboratori, escursioni con tappe in monasteri e pievi, concerti di musica sacra sono prenotabili online sul sito dei Cammini Emilia Romagna.
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