Sviluppare conoscenze e competenze che permettano alle persone con alto livello di istruzione in ogni area disciplinare di diventare capaci di trasformare i Big data in informazioni ad alto valore, per utilizzarle nelle organizzazioni in cui lavoreranno e vivranno. E’ quanto si propone la Regione Emilia-Romagna con un progetto formativo finanziato con circa 900mila risorse del Fondo sociale europeo rivolto a laureati da non più di 24 mesi in ogni area disciplinare, umanistica, sociale, giuridico-economica, scientifica. Ne ha parlato questa mattina l’assessore all’Università e alla Ricerca, Patrizio Bianchi, intervenendo al convegno “Identità digitali e accesso ai servizi”, organizzato nell’ambito del Festival AftER – Futuri Digitali.
Il progetto è gestito in partnership da alcuni enti di formazione: Formindustria, Assoform Romagna, CIS, Cisita Parma, Fondazione Aldini Valeriani, Forpin, Ifoa, Il Sestante Romagna, Nuova Didactica. Nella progettazione e nella docenza di alcuni percorsi formativi partecipano UniMoRe, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università degli Studi di Ferrara, Università di Parma, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, che collaborano anche al comitato tecnico scientifico, insieme al Cineca.
Ogni candidato, residente o domiciliato in Emilia-Romagna, con laurea sia triennale che magistrale o a ciclo unico, potrà iscriversi ad uno o più tra gli 8 progetti proposti, scegliendo i più idonei al proprio profilo, fino ad un massimo di 480 ore.
I percorsi attivati sono “Marketing analytics & business intelligence”, per introdurre i benefici dell’utilizzo dei Big Data in contesto di marketing e analisi di mercato; “Data journalism & ethics”, che fornisce competenze teoriche e capacità pratiche per la realizzazione di prodotti giornalistici data-driven, ovvero di articoli e inchieste incentrati prioritariamente sull’analisi quali-quantitativa di dati e informazioni statistiche; “Tecnologie e software di data science”, per comprendere i legami esistenti per il trattamento dei Big Data e per la memorizzazione in data base noSQL, cioè quelli appositamente realizzati per modelli specifici, con schemi flessibili per creare applicazioni moderne; “Strumenti di data analysis e visualization” propone i concetti fondamentali della “data analysis” e mette a fuoco le possibilità disponibili per elaborare e rappresentare graficamente i dati; “Artificial intelligence & machine learning” introduce gli studenti alle tematiche sull’intelligenza artificiale, attraverso inquadramenti teorici, casi applicativi, utilizzo di metodologie e tecnologie; “Applicazioni di deep learning” ha l’obiettivo di far comprendere l’architettura delle reti neurali profonde e di fornire competenze operative per utilizzare applicazioni basate su algoritmi di deep learning; “Internet of things e analisi predittiva” ha come scopo quello di preparare i destinatari alle implicazioni dei prevedibili impatti che l’Internet Of Things (IoT) avrà sulle esigenze di analisi dati delle aziende; “Project work settoriale” si occupa dei processi digitali eterogenei, con formati strutturati (database), e non strutturati (video, immagini, post sui social).
La partecipazione ai corsi è completamente gratuita, finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo.
Per iscriversi occorre registrarsi al portale www.bigdata-lab.it/2edizione e selezionare i corsi di interesse attivi, fino ad un massimo di 480 ore di formazione. Il calendario dei corsi attivi verrà periodicamente aggiornato e gli utenti registrati potranno accedere al portale con le proprie credenziali ed iscriversi ai nuovi corsi disponibili.
Gli iscritti saranno contattati per un colloquio di presa in carico al momento dell’iscrizione al primo corso presso l’ente e la sede di riferimento. Il colloquio individuale di presa in carico è previsto per tutti gli utenti iscritti, per analizzare il profilo e condividere informazioni rilevanti sul portale di progetto così da gestire al meglio la partecipazione all’intera operazione, anche su sedi e presso enti diversi.
I risultati della prima edizione
Alla prima edizione del progetto realizzata del 2018 (per un finanziamento di quasi 900.000 euro a valere del Fondo Sociale Europeo), hanno partecipato 510 giovani con lauree provenienti da tutte e tre le discipline target dei percorsi, e cioè lauree giuridico-economiche (35%), scientifiche (30%) e umanistiche (34%). Quasi il 60% degli allievi sono donne, e più di un terzo delle iscrizioni proviene da territori extraregionali, a dimostrazione dell’attrattività dell’iniziativa. Delle persone considerate, 241 hanno frequentato il corso introduttivo sui big data e 147 persone quello su basi di statistica e matematica. Successivamente a tali percorsi introduttivi, gli allievi hanno poi scelto i vari percorsi specialistici da svolgersi nelle diverse sedi dei soggetti attuatori su tutto il territorio regionale.
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