Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione sullo stato di abbandono e di degrado in cui ormai da tempo versa il monumento storico di San Matteo della Decima.
Un’azione coordinata da parte di Regione, Comune ed eventuali soggetti privati per cercare di recuperare e riportare al suo naturale splendore Villa Fontana. È quanto chiede Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di un’interrogazione presentata alla giunta riguardo allo stato di completo abbandono in cui ormai da anni versa uno dei monumenti storici più importanti di San Giovanni in Persiceto nella frazione di San Matteo della Decima. “A fine giugno sindaco, attivisti del MoVimento 5 Stelle ed esponenti di varie associazioni hanno fatto visita all’area della villa potendo toccare con mano lo stato di degrado presente – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di una situazione davvero inaccettabile perché condanna uno dei monumenti storici più importanti del territorio persicetano ad uno stato di abbandono permanente”. La storia recente dell’immobile è davvero costellata di problemi. L’immobile era stato oggetto di un intervento di ristrutturazione e di restauro conservativo che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un residence di lusso e di studi professionali, intervento non ultimato e che tra l’altro avrebbe portato ad un illecito edilizio riscontrato all’interno del complesso immobiliare, poiché sull’edificio denominato D “Stalla” si sarebbe operato un intervento di demolizione e ricostruzione, anziché di restauro, con una ammenda commisurata in complessivi 10.000 euro, inoltre, risulterebbero difformità interne nella disposizione dei vani. “Le due aste che si sono svolte in seguito alla procedura fallimentare che riguardava l’immobiliare che risultava essere l’ultima proprietaria della villa sono andate deserte – aggiunge Piccinini – La base d’asta è addirittura passata dai 3 milioni di euro del settembre del 2018 ai 1,6 dello scorso luglio. Appare evidente come con una cifra di molto inferiore, rispetto a quella della prima asta, il bene potrebbe essere acquisito nel patrimonio comunale, aprendo così la strada alla possibilità di cofinanziamento per il suo recupero e successiva riutilizzazione”. Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di avviare un’azione coordinata, in particolare con il Comune di San Giovanni in Persiceto, ma anche con la collaborazione di altri soggetti pubblici o privati, anche sul modello di quanto avvenuto per la salvaguardia del “Grottino Chini” a Porretta Terme e che porti al suo completo recupero.
Ufficio stampa gruppo MoVimento 5 Stelle
Regione Emilia-Romagna