Gibertoni, scelta non nell’interesse del territorio. La Regione si astenga da nomi last minute
La scelta della Regione di indicare in Chiara Gibertoni il nuovo Direttore del Sant’Orsola, dopo le dimissioni spontanee della precedente Direttrice Messori sono la migliore prova della paura che l’attuale Giunta Regionale ha di perdere le prossime elezioni. E’ infatti evidente che lo spostamento della Gibertoni al Sant’Orsola costituisce il tentativo di “mettere in sicurezza”, in vista dell’imminente cambio di Governo in via Aldo Moro, una delle persone più legate all’Assessore Venturi e che rappresenta l’esecutrice delle devastanti scelte operate sul territorio dell’ASL bolognese in questi anni. Il depauperamento sistematico dei presidi territoriali della provincia, la mancanza di risposte sulla rete territoriale d’emergenza ormai costantemente afflitta da iperafflussi e collassi nell’accoglienza, la lunghezza delle liste di attesa soprattutto nelle chirurgie, la carenza dei posti letto frutto di un taglio scellerato e soprattutto l’attacco alla professionalità presenti al Sant’Orsola che oggi verranno ulteriormente messe a repentaglio da chi ha perseguito esclusivamente l’interesse della Regione, ampliando anche fuori dalla logica politica e amministrativa le dimensioni operative del Maggiore: questi sono solo alcuni dei punti di criticità creati dalla Regione e dalla attuale Direzione dell’ASL rimasto costantemente sorda alle richieste dei territori, dei cittadini dei pazienti. Ed è soprattutto sul rapporto con l’AOSP che maggiormente ci preoccupa questa nomina, che avviene nel momento in cui si parla di un ulteriore depauperamento delle eccellenze del Sant’Orsola compiute con la complicità politica di un Rettore eletto in nome di un rinnovamento e di un cambiamento che si è presto tradotto nel più totale appiattimento delle scelte amministrative di Comune e Regione. Una nomina, quella di Chiara Gibertoni, che al di là delle qualità tecniche, si inserisce tra l’altro in un contesto politico che avrebbe consigliato di non operare scelte e nomine, visto che appena ieri è partito il countdown per le prossime regionali. E’ chiaro che questa nomina, come altre che si annunciano imminenti, hanno la sola funzione di tentare di nascondere i danni fatti sinora ormai sotto gli occhi di tutto e di nominare persone allineate all’attuale colore politico cosi da provare a presidiare i posti di rilievo quando, tra 4 mesi, gli emiliano romagnoli affermeranno nelle urne la propria volontà di cambiamento.