Grandinate giugno, danni per almeno 27 milioni
Ammontano a 27 milioni di euro i danni al patrimonio pubblico, ai beni privati e alle attività produttive e agricole provocati dalle eccezionali avversità atmosferiche, con violente grandinate, fortissimi venti e allagamenti, che hanno colpito varie zone del territorio dell’Emilia-Romagna nelle giornate di martedì 11 e sabato 22 giugno scorsi. Una situazione aggravata dalle precipitazioni che ieri hanno colpito in particolare le province di Parma e Piacenza.
È la stima provvisoria indicata nella relazione che accompagna la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli. Sarà a breve integrata alla luce degli eventi meteo avvenuti ieri pomeriggio, appena ultimata la relativa conta dei danni.
A tracciare un primo bilancio delle criticità causate dei violenti nubifragi che si sono abbattuti su vaste aree del territorio regionale è stata l’Agenzia regionale per la Protezione civile, in collaborazione con i propri servizi territoriali e i Comuni interessati.
In dettaglio, la ricognizione preliminare ha individuato la richiesta di 358 interventi urgenti e di somma urgenza per il ripristino delle strutture e del patrimonio pubblico, parte dei quali già eseguiti, per oltre 16,5 milioni di euro. A ciò si aggiungono 287 segnalazioni di danni al patrimonio privato (rottura infissi, coperture, lucernai, parabrezza automobili, ecc.) per una cifra complessiva superiore a 4,2 milioni di euro, oltre ad un “conto” di 6,2 milioni di euro per le perdite subite dalle attività produttive ed agricole.
La situazione
Gli episodi più gravi di maltempo del mese scorso si sono concentrati soprattutto nel giorno 22, con violentissime grandinate che si sono abbattute su varie parti del territorio regionale, da Parma fino alla Romagna, interessando anche le province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. In particolare, nel capoluogo regionale le abbondanti precipitazioni e la grandine con chicchi grossi come noci ha danneggiato migliaia di auto private, nonché provocato allagamenti di cantine e garage. Le violentissime raffiche di vento hanno provocato gravi problemi alla circolazione ferroviaria sulla linea Bologna-Verona e disagi sulla line Alta velocità Bologna-Milano.
In Romagna a farne le spese è stata soprattutto l’agricoltura, con grandine e vento che hanno provocato ingenti perdite ai frutteti, manche ai vigneti e al grano soprattutto nelle campagne del ravennate. Le località più colpite sono Sant’Agata, Conselice, Alfonsine, Fusignano, Bizzuno e San Potito. Le grandinate hanno provocato anche il ferimento una quarantina di persone, una metà nel modenese e l’altra ventina nel bolognese.
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