FICOBUS, PICCININI (M5S): “DA TPER DATI INCOMPLETI. REGIONE E COMUNE SPENDONO SOLDI PUBBLICI PER UN CENTRO COMMERCIALE PRIVATO”
Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta i dati forniti sul servizio di collegamento con il parco commerciale di Eataly nel corso di una commissione in Comune a Bologna.
“La commissione sul Ficobus, andata in scena questa mattina (28 giugno n.d.r.) in Comune a Bologna, è stata più simile a una commedia dell’arte che a un serio confronto sull’utilità o meno di tenere in vita un servizio di trasporto nei fatti inutilizzato. Abbiamo sentito Tper esultare perché ad aprile e a maggio, nel bel mezzo delle vacanze pasquali e con i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, sui bus sono saliti in media 10 persone a corsa. Peccato che si sia preferito omettere che i posti disponibili su ogni bus, e per ogni corsa, sono più di cento. Anche se la battuta più esilarante resta quella dell’assessore Priolo che ha detto che spendere soldi pubblici per portare un servizio a un centro commerciale non è nelle corde di un’amministrazione pubblica. Che poi è esattamente quello che Comune di Bologna e Regione stanno facendo da anni ormai, prima acquistando i mega bus da 148 posti destinati a Fico e poi permettendo a TPER di sottoscrivere accordi con Eataly palesemente al ribasso e che stanno producendo solo perdite”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla Commissione sul Ficobus andata in scena questa mattina in Comune a Bologna. “I dati e i numeri forniti da TPER sono assolutamente fuorvianti, a cominciare da quelli sul numero dei passeggeri – aggiunge Piccinini – Vero che ad aprile e maggio si sono venduti più biglietti rispetto alla disastrosa media dell’anno scorso ma in ogni caso stiamo parlando di 10 passeggeri saliti su un bus che è pagato per trasportarne più di cento. Come si può essere soddisfatti per un risultato del genere a quasi due anni dalla partenza di un servizio? Anche sulle perdite che Tper dice di aver affrontato poi i conti non tornato. Dalle cifre che la stessa azienda di trasporto pubblico ci ha fornito nei nostri costanti accessi agli atti i ricavi dalla vendita dei biglietti nel 2018 non è arrivata a nemmeno 500 mila euro a fronte di un costo complessivo del servizio bus di oltre 800 mila euro. Visto che FICO l’anno scorso non ha pagato un centesimo per i bus se non la ridicola cifra di 40mila euro per marchiare i mezzi con la sua pubblicità, ci chiediamo chi ha abbia provveduto a saldare la differenza che si aggira attorno ai 300mila euro e che sarà destinata a ripetersi con molta probabilità anche quest’anno. L’assessore Priolo dovrebbe preoccuparsi di questi numeri invece che arrampicarsi sugli specchi. L’unica cosa da fare, come sosteniamo da tempo, è di far organizzare a Eataly un servizio di navetta privata verso Fico, delle dimensioni e della frequenza che più preferisce. Solo così, per usare le sue stesse parole, un’amministrazione pubblica potrebbe sostenere di non aver speso soldi pubblici per offrire un servizio a un centro commerciale” conclude la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle.
Regione Emilia-Romagna