L’aumento tariffario dei biglietti autobus è al centro di una interpellanza del consigliere metropolitano di Uniti per l’Alternativa, Marta Evangelisti.
“Il tema dell’aumento tariffario, così come quello dell’obbligatorietà degli aumenti – spiega Evangelisti – non è mai stato trattato in sede di Città metropolitana, né nell’ambito del PUMS (oggetto del quale si è ancora in attesa della udienza conoscitiva di approfondimento) e neppure in apposita udienza conoscitiva richiesta, dal Consigliere delegato o da altri esponenti della maggioranza consiliare, come ad esempio occorso in occasione della presentazione del bilancio TPER e delle modifiche statutarie della stessa società”. “Tra l’altro a settembre 2018 l’assessore Priolo aveva escluso rincari sui biglietti – prosegue –. TPER ha chiuso i conti del 2018 con un utile di 8,2 milioni di euro e, mentre i soci di TPER conseguentemente si divideranno la bellezza di 4,1 milioni di euro, i cittadini saranno costretti a pagare un biglietto urbano fino a 2 euro, un aumento del city pass sempre di 2 euro e non risultano neppure chiari i risparmi rispetto alle zone extra urbane”.
“Siamo sicuri poi che vi sia un effettivo risparmio per le zone di periferia e di montagna? Ad esempio uno studente under 27 di Lizzano in Belvedere risparmierà quanto uno di Castelmaggiore? Un fatto non di poco conto, visto che Tper si è limitata a comunicare solo alcuni esempi di costi di abbonamenti”, incalza Evangelisti.
“Inoltre far pagare 50 centesimi in più a chi acquista un biglietto a bordo dei bus è contrario ad ogni regola di buon senso e appare ingiustificato, non essendo per altro chiare le motivazioni con cui si è deciso il costo di 2 euro per questo servizio – aggiunge il consigliere –. E sono ancora molte le criticità lamentate dagli utenti, come la mancanza di corse tra il centro urbano e la prima periferia e corse che, oggettivamente, non producono reddito e non costituiscono neppure un servizio essenziale, come il collegamento Ficobus”.
“Le decisione assunte in tal modo e senza una previa udienza conoscitiva in sede metropolitana sviliscono lo stesso ruolo del consiglio metropolitano – conclude – e ritengo sia necessaria una riflessione, fermarsi un attimo per valutare ogni possibilità per scongiurare questi aumenti”.