Dopo due mesi trascorsi senza alcuna risposta, l’Emilia-Romagna torna a premere sul tema infrastrutture col Governo. In particolare, per chiedere lo sblocco del progetto relativo al Passante di Bologna e della Bretella Campogalliano-Sassuolo.
A farlo, insieme, sono la Regione, le Associazioni di categoria delle imprese di tutti i settori e le Organizzazioni sindacali, che nei giorni scorsi hanno riunito il tavolo di confronto. Un vertice dal quale è scaturita la decisione di tornare a rivolgersi direttamente all’esecutivo nazionale.
Per questo, il presidente della Regione ha inviato una lettera al presidente del Consiglio e al ministro delle Infrastrutture e trasporti che parte dalla riunione del tavolo di confronto dove si è fatto il punto sullo stato di avanzamento delle principali infrastrutture della mobilità in Emilia-Romagna.
Nella lettera la Regione sottolinea come dall’incontro del 20 marzo scorso al ministero, non ci sono riscontri sugli impegni assunti dal Governo su queste opere.
In quella sede – si sottolinea – è stata accolta l’approvazione del Mit sull’analisi costi-benefici della Bretella Campogalliano-Sassuolo, oltre all’assicurazione di una rapida validazione del progetto esecutivo, presentato dalla concessionaria AutoCs il 12 novembre 2018, i cui termini erano già scaduti.
Anche rispetto al Passante di Bologna, le ipotesi prospettate dal Ministero coglievano l’obiettivo del sistema regionale riconoscendo la necessità di potenziare e mettere in sicurezza sia il tratto autostradale che la tangenziale del capoluogo.
A questo proposito, si ricorda, come già il 27 marzo, la Regione abbia espresso una preferenza per l’ipotesi progettuale ‘A evoluta’ per consentire al Governo di convocare la Conferenza di servizi e formalizzare la decisione.
Infine, la missiva si chiude con la richiesta in tempi rapidi del riscontro per sbloccare il progetto del Passante e del nulla osta necessario a far partire la Bretella.
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