Il ministero dell’Ambiente si attiverà con il mutuo Bei (Banca europea degli investimenti) per garantire la somma necessaria a completare gli interventi cantierabili nel 2019, laddove non coperti dai fondi già messi a disposizione, e presentati dalla Regione Emilia-Romagna per la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio.
E’ la notizia che si legge in un comunicato diffuso dal dicastero dopo la lettera inviata dal presidente della Regione Emilia-Romagna al ministro dell’Ambiente, missiva che a sua volta seguiva lo stanziamento di soli 21 milioni di euro per l’Emilia-Romagna rispetto ai 102 necessari a completare il piano regionale, che prevede 89 interventi da Piacenza a Rimini, progetti pronti e cantierabili entro l’anno. Di fronte a uno stanziamento insufficiente, che permetteva l’avvio di 18 opere sulle 89 previste, nella lettera il presidente della Giunta chiedeva proprio l’attivazione del mutuo Bei per realizzarli tutti, vista la loro importanza e urgenza. Richiesta, peraltro, che avanzava da mesi al Governo, a nome di tutte le Regioni, sentendosi rispondere che non era necessario, perché le risorse disponibili erano sufficienti. Il ministro si era però impegnato a correre ai ripari qualora non fosse stato così, cosa che ha fatto annunciando di voler ricorrere al mutuo Bei.
Ora la Regione si aspetta atti conseguenti, per concretizzare un percorso che permetterà di lavorare seriamente alla messa in sicurezza del territorio emiliano-romagnolo, agendo soprattutto sul fronte della prevenzione. Intanto, il presidente della Regione ringrazia il ministro per aver voluto onorare l’impegno preso, aver riconosciuto le ragioni dell’Emilia-Romagna e per la collaborazione reciproca. Perché investire contro il dissesto è il modo migliore per curare il territorio e per garantire la sicurezza delle persone e degli edifici, oltre a essere un modo intelligente per creare lavoro attraverso investimenti pubblici.
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