Le interviste di CBN: Stefania Centonze
Questo mese, per l’intervista, ci siamo recati alla Casa-Rifugio Versi&Voci (nella campagna persicetana), per parlare con Stefania Centonze, l’ideatrice di questo progetto, che pone gli animali, il loro vivere liberi e l’ambiente circostante in primo piano. Si tratta di un luogo dotato di ampi spazi all’aperto (ed anche chiusi), nel quale convivono pacificamente e in reciproca armonia diversi tipi di animali, e vengono svolte diversi tipi di attività per diffondere una cultura rispettosa dell’ambiente.
Quali sono le tue passioni?
In due parole: mi ritengo un’attivista consapevole. Dopo un lungo periodo impegnata in questioni ambientali e animali come volontaria (nel frattempo lavorando come impiegata part-time); ora posso finalmente dire che la mia passione, o meglio la mia “vocazione” per gli animali, ha preso forma e sostanza. Nel senso che dopo aver svolto diverse attività legate al mondo degli animali (in particolare quelli “d’affezione” come cani, gatti, conigli, cavallI…) c’è stato un cambio d’approccio che mi ha portato a rivolgere attenzione anche agli animali cosiddetti da “reddito” (quindi mucche, galline, pecore, maiali, ecc… allevati prevalentemente per scopi alimentari o altro) più spesso dimenticati. In pratica con l’esperienza ho ampliato i miei orizzonti e ho convogliato nel progetto Versi&Voci la possibilità di diffondere questa nuova cultura di rispetto, che vede gli uomini impegnati in una convivenza pacifica con gli animali e l’ambiente circostante.
Com’è nata l’idea della Casa-Rifugio Versi&Voci?
Come dicevo il progetto è la sintesi di un percorso, a più fasi, che mi ha portato a sviluppare un’attenzione particolare per il benessere degli animali, in senso ampio. Nello specifico l’idea della Casa-Rifugio prende spunto da altre realtà esistenti in Italia che, recentemente (nel 2014) hanno dato vita ad una rete denominata Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia. Ovvero luoghi dotati di ampi spazi dove trovano dimora diversi tipi di animali che, in questo particolare contesto, tornano a vivere “liberi” (nel limite del possibile, ma ciò che importa senza avere uno scopo utilitario per l’uomo), solo in funzione dei propri ritmi e caratteristiche biologiche. Ecco quindi com’è maturato il progetto di realizzare una Casa-Rifugio in cui fosse possibile attuare una convivenza equilibrata tra animali (Versi) e uomini (Voci), improntata sull’armonia e il reciproco rispetto.
Quali sono le principali attività svolte nella Casa-Rifugio?
Sono diverse le attività intraprese. Potremmo dire che dall’anno scorso quando è iniziata l’esperienza della Casa-Rifugio, sono stati avviati alcuni filoni di attività di diverso genere: come iniziative rivolte ai bambini (osservare, conoscere e passeggiare con gli animali, preparare la merenda tutti insieme), altre iniziative mirate alla cura degli animali (percorso di cinofilia con personale esperto), altre improntate all’educazione alimentare (“le mani in pasta” con il lievito madre, “i colori nel piatto”), altre ancora volte al benessere personale (bagno di suoni con le campane) e dell’ambiente (creare e gestire un orto bio-dinamico), ed anche specifici eventi culturali (in teatro) per sensibilizzare gli spettatori alle tematiche trattate. In pratica tutte queste diverse proposte sono mirate a creare una consapevolezza comune che possa guidarci ad improntare il nostro stile di vita su valori fondanti quali il rispetto per l’ambiente e gli animali.
E gli animali che vivono nella Casa-Rifugio?
Bene! Ora vi racconto di Merilyn, Ella, Lala, Dee Dee… e tutti i nostri ospiti! Sì, perché al Rifugio vivono alcuni animali in fissa dimora, come Merylin la maialina salvata dal macello, l’asina Ella sottratta da una situazione di maltrattamento (che ha da poco avuto un cucciolo LaLa), mentre altri animali trovano ospitalità per un periodo temporaneo. Come i cani denominati “invisibili” ovvero cani recuperati da casi di abbandono o di violenza, in canili dove non avrebbero avuto reale visibilità, e quindi l’opportunità di essere adottati, che qui ritrovano la speranza e, dopo un percorso di “rieducazione”, sono pronti per essere adottabili. Adottabile non significa però che tutti i cani siano uguali e possano essere destinati a chiunque. E qui vorrei soffermarmi sul concetto di “adozione consapevole” – secondo me è importantissimo – in quanto ritengo che quando si sceglie un animale d’affezione sia indispensabile prima conoscere bene le sue caratteristiche ed essere consapevoli (anche per non creare false aspettative e frustrazioni dopo) di quali siano le sue attitudini comportamentali e i suoi naturali ritmi di vita, caratteristiche con le quali sarà opportuno convivere in armonia.
Quali sono le prossime iniziative in programma?
In questo periodo abbiamo organizzato e avviato una serie di incontri denominati “Approfondimenti di cinofilia per una migliore relazione con il cane”. I primi appuntamenti sono teorici e tenuti da esperti che spiegano come sia possibile comunicare in modo appropriato con l’animale e come, attraverso una relazione equilibrata, si crei un rapporto di fiducia tra le parti. Le successive lezioni sono pratiche e vertono sulla gestione della libertà (proposta al termine anche passeggiata senza guinzaglio). Il ciclo si conclude infine con la proiezione del film-documentario “Liberi o Randagi” di Davide Majocchi. In questi giorni stiamo vendendo le Uova di Pasqua Versi&Voci (il cui ricavato andrà a sostenere le attività della Casa-Rifugio) e metteremo a dimora nuovi alberi nel nostro prato. E, proprio perché l’attenzione all’ambiente non deve passare di moda, ricordo che per il 16 giugno abbiamo in programma un incontro con il prof. Guido Dalla Casa, uno dei principali esponenti italiani di “Ecologia Profonda (o Ecosofia)”.
Per info e contatti Casa-Rifugio Versi&Voci: 340/8418353 (e pagina Facebook).
Laura Palopoli