È partita in questi giorni la seconda edizione dell’indagine demoscopica sulla qualità della vita nella città metropolitana e nel territorio del Comune di Bologna: 3.000 interviste telefoniche (2.000 in città e 1.000 nel resto dell’area metropolitana) per monitorare – dopo l’indagine del 2018 – il “benessere soggettivo” dei bolognesi esplorando allo stesso tempo, per ciascun ambito sub-metropolitano, quali siano le problematiche prioritarie vissute e percepite dalla popolazione e le principali domande rivolte alla Pubblica Amministrazione.
Nello specifico, l’indagine sulla Qualità della vita toccherà più aspetti fra cui la valutazione soggettiva del periodo appena trascorso in ordine alle condizioni di vita reali (economiche e/o psico-fisiche) o percepite rispetto al proprio ambiente. Fornirà inoltre una traccia anche in termini di soddisfazione nei confronti dei servizi pubblici, e più in generale delle politiche pubbliche o di iniziative specifiche messe in atto a livello locale, diventando in prospettiva uno strumento utile al monitoraggio della qualità dei servizi al fine di un loro continuo miglioramento. Permetterà infine di aggiornare l’agenda problematica dei cittadini e delle cittadine nelle diverse zone dell’area metropolitana.
L’indagine riprende alcuni quesiti dell’Istat sugli “Aspetti della vita quotidiana” al fine di rilevare, anche a livello locale, gli indicatori di benessere soggettivo, prodotti sino a ora a livello nazionale, nell’ambito del BES (il progetto per misurare il benessere equo e sostenibile).
Il metodo di analisi è quello dell’indagine telefonica (CATI) rivolta ad un campione rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti nell’area metropolitana bolognese, suddivisi per sesso, età e zona di residenza.
Il disegno di campionamento prevede una stratificazione del territorio metropolitano articolata in zone: il comune di Bologna (disaggregato a sua volta in sub-aree), la “cintura bolognese”, la pianura, la collina, l’area montana, Imola. Questa suddivisione consente una rappresentatività per quartieri del capoluogo (individuando anche il centro storico come settima zona) e inframetropolitana per le macro-aree geografiche descritte (cintura, pianura, collina, montagna), tale da assicurare risultati significativi per le singole aree del territorio.
L’indagine telefonica proseguirà fino al 7 giugno 2019 dal lunedì al venerdì in orario compreso tra le 16.30 e le 21 ed è realizzata dal Servizio Studi e Statistica per la Programmazione Strategica della Città metropolitana per conto di Città metropolitana e Comune di Bologna, all’interno del Piano delle attività 2019 in attuazione dell’accordo per la collaborazione in tema di statistica e ricerche demografiche, sociali ed economiche.
I nominativi e recapiti telefonici dell’indagine sono estratti dalle pagine bianche e selezionati casualmente.
Per qualsiasi informazione o verifica è possibile contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Città metropolitana di Bologna al numero 051 6598218.
Ufficio stampa Città metropolitana