AMBIENTE, PICCININI (M5S): “A BOLOGNA 13 SITI CONTAMINATI.
BASTA RITARDI, LA REGIONE SI MUOVA”
Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, sollecita la Giunta a mettere a punto un piano delle bonifiche per i siti inquinati. Tra di loro ex discariche, cave e stazioni di servizio dismesse.
C’è l’ex discarica di via Agucchi e l’ex cava Bertalia entrambe a Bologna. Poi l’area ADS Sillaro Est a Castel San Pietro e il pozzo minerario “Santerno 5” a Imola. Sono questi alcuni dei 13 siti contaminati per i quali in provincia di Bologna, ormai da tempo, si attende che la Regione metta a punto un piano delle bonifiche. Un ritardo che ha spinto il MoVimento 5 Stelle, attraverso un’interrogazione parlamentare, a invocare l’intervento del ministero dell’Ambiente per cercare di sbloccare una situazione che la giunta Bonaccini continua ad ignorare. “Anche su questo tema la Regione fa di tutto per addossare colpe al Governo e cercare di giustificare in questo modo l’immobilismo sui temi ambientali che ha contraddistinto il proprio operato negli ultimi anni – spiega Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle – Invece che arrampicarsi sugli specchi l’assessore Gazzolo dovrebbe dare delle risposte sul perché fino ad oggi, nonostante le tante sollecitazioni, la Giunta di cui fa parte non ha ancora fatto nulla. L’ultimo (e unico) piano risale agli anni ‘90, e solo recentemente la Regione si è finalmente dotata, grazie alla nostra insistenza, di un’anagrafe dei siti inquinati, ma manca ancora una pianificazione degli interventi prevista dal DM 471/99 e dal D.Lgs. 152/06, fondamentale per il processo organico delle bonifiche dei siti”. Scorrendo l’elenco delle aree che necessitano di un intervento si scopre che quelli che riguardano la provincia di Bologna sono in tutto 42, 13 sicuramente contaminati e 29 potenzialmente contaminati e che necessitano di ulteriori accertamenti. Tra i primi ci sono l’ex cava Bertalia in via del Lazzaretto a Bologna, l’area dell’ex discarica di via Agucchi, l’ex impianto Mab in via del Tuscolano, mentre non mancano i siti contaminati anche in provincia, come l’area del pozzo Santerno 5 (concessione mineraria Santerno) a Imola, e stazioni di servizio dismesse a San Pietro in Casale e a Sasso Marconi. “Basta perdere altro tempo, la Regione, tra le ultime in Italia a non avere ancora un piano delle bonifiche dei siti inquinati si muova” conclude Silvia Piccinini.
Ufficio Stampa M5S
Regione Emilia-Romagna