S. Agata Bolognese, 16 febbraio 2019
In questi giorni si apprendono, dai canali social, dichiarazioni inutilmente polemiche, gravemente fuorvianti e potenzialmente allarmistiche per le quali mi riservo di agire anche in sede giudiziaria.
AL RIGUARDO è OPPORTUNO PRECISARE CHE:
1) il giudizio di idoneità delle acque destinate al consumo umano spetta all’AUSL;
2) i controlli interni sulla salubrità delle acque sono di competenza del gestore SorgeAqua e quelli esterni all’AUSL;
3) la Sanità Pubblica è di competenza dell’AUSL;
4) anche i casi di giardiasi verificatisi a Sant’Agata sono di competenza dell’AUSL,così come le informazioni igienico-sanitarie e procedurali connesse.
Detto questo, l’Amministrazione Comunale RIBADISCE di essersi attivata fin dalla prima notizia di giardiasi:
– presso i Medici di base e il Pediatra di Sant’Agata Bolognese;
– presso la Direzione AUSL Pianura Ovest di S. Giovanni in Persiceto;
– presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Bologna;
– e presso il gestore del servizio idrico integrato SorgeaAqua.
Per monitorare la situazione, l’Amministrazione costantemente si rapporta con tutti i soggetti istituzionali coinvolti con i quali, anche attraverso incontri, ci si rapporta in modo pro-attivo per ottenere aggiornamenti e informazioni.
Chi imputa al Sindaco la responsabilità della salute pubblica evidentemente non conosce la normativa o finge di non conoscerla: il Sindaco può intervenire solo con ordinanze contingibili ed urgenti su proposta dell’AUSL e quando ne ricorrano i presupposti previsti di legge.
A prescindere da ciò, il Comune non solo continua a tenersi costantemente informato sull’evolversi della situazione, ma sta valutando anche una serie di azioni che verranno comunicate alla cittadinanza negli opportuni tempi e modi, all’esito delle istruttorie in corso presso le competenti Autorità.
A tal fine è importante puntualizzare quanto segue:
1) UN SINDACO NON PUO’ SOSTITUIRSI AL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE: piuttosto le indicazioni e le informazioni relative alla salute vanno confrontate con il proprio medico curante che è la persona in grado di valutare e gestire ogni caso clinico nella sua specificità;
2) Proprio perché ogni caso clinico è a sé stante, UN SINDACO NON DEVE PERMETTERSI DI FORNIRE INDICAZIONI SANITARIE “UNIVERSALI”, potendo tutt’al più farsi portavoce — come si evince dalla trasmissione del Comunicato Comunale del 23 gennaio 2019 — di quelle raccomandazioni igienico-sanitarie generali PREDISPOSTE DALL’AUSL che trovate, a tutt’oggi, pubblicate sul sito del Comune e nelle bacheche del Municipio.
Cordiali saluti,
IL SINDACO
Giuseppe Vicinelli