Comuni digitali: in 16, più tre Unioni, vincono la Smarter Race
Un riconoscimento a città e Comuni del territorio che hanno raggiunto i migliori risultati nell’innovazione e diffusione digitale. Sono 16 i Comuni e 3 le Unioni premiati con Smarter Race, il primo riconoscimento dedicato alle città “intelligenti” lanciato dalla Regione Emilia-Romagna, una delle più digitalizzate d’Italia, che marcia verso il traguardo della connessione sul 100% del territorio a zero differenze tra luoghi, persone e citta entro il 2025.
I premi sono stati consegnati oggi (27 febbraio n.d.r.) dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Agenda digitale, Raffaele Donini, nel corso di una cerimonia che si è tenuta all’Opificio Golinelli di Bologna.
Indice Smarter: i risultati in Emilia-Romagna
La classifica dei vincitori è stata stabilita in base al punteggio più alto calcolato secondo Smarter, un indice sintetico di misurazione elaborato per misurare i progressi nella digitalizzazione dopo un’indagine effettuata nel 2018 su 331 Comuni e promossa da Regione e Agenda Digitale in collaborazione con Ervet SpA, Ernest&Young e Lepida ScpA e con il patrocinio di Anci Emilia–Romagna.
L’indice SmartER è elaborato sulla base di 131 indicatori, con lo scopo di valorizzare le strategie e le azioni di tutto il territorio indirizzate all’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica con sostenibilità ambientale e collaborazione civica.
In base ad una rielaborazione degli oltre 480 indicatori dello Smart City Index 2018 in chiave regionale l’Emilia-Romagna è al primo posto, tra le Regioni italiane, per il livello di “smartness” raggiunto dalle sue città e si posiziona davanti a Lombardia e Umbria.
La regione emerge nella sensoristica (sensori utilizzati nelle città per traffico, ambiente, luce), nella delivery platform (piattaforme di servizi online), nei servizi e nella vision & strategia mentre nelle infrastrutture è seconda solo alla Lombardia. Risulta meno efficace in tema Smart Citizen e Smart Economy: i risultati indicano che occorre lavorare in particolare sulla riduzione dell’inquinamento e l’incentivazione delle Pmi innovative e delle startup.
Più in dettaglio in base all’indagine su 278 comuni in unione, 96 hanno raggiunto risultati superiori alla media (35%), così come 7 comuni singoli su 43 (16%).
Risultati superiori alla media anche per 22 comuni montani su 119 (18%); per 5 comuni di pianura sotto i 5000 abitanti su 46 (11%) e per 41 su 111 tra 5000 e 15000 abitanti (37%); per 38 su 48 comuni con più di 15.000 abitanti (79%) e per tutti i capoluoghi.
Inoltre, dall’analisi incrociata di indicatori di contesto e di innovazione emerge che 80 comuni della regione si posizionano nell’area dello sviluppo armonico e integrato, altri 80 nell’area del benessere analogico, ossia città con un buon contesto ma in difficoltà sugli aspetti innovativi mentre 68 sono città del “riscatto Smart”, vale a dire città che, nonostante un contesto non favorevole hanno investito e ottenuto buoni risultati in ambito digitale.
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