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Terremoto in Sicilia, la Protezione civile dell’Emilia-Romagna in aiuto alle popolazioni colpite

Otto tecnici della Protezione civile regionale sono in partenza per la Sicilia (i primi partiranno venerdì 4 gennaio) per contribuire ai controlli sull’agibilità degli edifici e sui danni causati dalle scosse del terremoto, legato all’attività del vulcano, che il 26 dicembre scorso ha colpito alcuni paesi ai piedi dell’Etna in provincia di Catania.

La missione, avviata su richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, è coordinata dall’Agenzia regionale dell’Emilia-Romagna per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

I tecnici in partenza sono architetti e ingegneri dipendenti della pubblica amministrazione, abilitati al sopralluogo per verificare i danni e l’agibilità degli edifici e appositamente formati per la redazione delle schede AeDES (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) che consentono un primo rilevamento e giudizio di agibilità in fase di emergenza post-sismica.

“Diamo un aiuto concreto- afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo e protezione civile, Paola Gazzolo – con l’obiettivo di soddisfare le richieste avanzate dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Sin dalle prime ore del sisma abbiamo offerto tutta la nostra disponibilità e anche il volontariato dell’Emilia-Romagna è pronto a intervenire con squadre e mezzi. Intanto rispondiamo a questa prima richiesta”.

Gli esperti rimarranno in Sicilia a turno, a seconda degli ulteriori fabbisogni e delle necessità che si presenteranno.

Il primo gruppo di tecnici partirà venerdì 4 gennaio 2019. Successive partenze sono previste per il 7 e l’8 gennaio. Dopo l’accreditamento presso il centro di Protezione civile a San Giovanni La Punta (Ct), lavoreranno sul territorio in base alle segnalazioni pervenute dai Comuni del catanese

Insieme agli emiliano-romagnoli, sarà impegnato per i sopralluoghi di agibilità sugli edifici interessati dal sisma anche personale delle Regioni Calabria, Lazio, Lombardia e Campania.

regione.emilia-romagna.it

Gianluca Stanzani:
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