Domenica 20 gennaio si rinnova a San Matteo della Decima la devozione a Sant’Antonio Abate, protettore dei nostri amici pelosi o pennuti.
Concentrazione dei devoti alle ore 14.30 davanti alla chiesa parrocchiale con gabbiette e guinzagli per la benedizione con don Simone e il diacono Amedeo. Poi il colorito corteo procederà verso il luogo della festa in piazza F.lli Cervi, dove la “Cumpagni dal Clinto” avrà allestito i suoi stand con le ghiottonerie della tradizione (ciaciar, savour, mingona, grassù, sabadon, gnuc, ecc.)
Caparelle, cappelli di feltro, attrezzi dell’indimenticato mondo della campagna e la nostalgia di “tenp dna volta” sono i necessari corollari di questa festa che a Decima si ripete da anni e si collega al recupero del dialetto a alla musealizzazione degli oggetti della tradizione, facendo della popolosa frazione persicetana un prezioso polo etnografico.
L’Associazione “I Tenp dna volta e al so dialett” di Ezio Scagliarini, la stessa Cumpagni dal Clinto (il cui goloso stand gastronomico rigorosamente dedicato, come descritto, al cibo contadino sarà aperto fin dal mattino del 20 gennaio) e il Museo della civiltà contadina di Adriano Mantovani ne offrono un’efficace rappresentazione.
Il 20 gennaio però i protagonisti sono i nostri amici animali, con il loro latrati, miagolii, cinguettii a comporre un concerto a più voci sotto gli occhi indulgenti dei loro amici umani, con cui condividono la quotidianità, in perfetta simbiosi d’affetto nel segno di Sant’Antonio.
Fabio Poluzzi