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Opportunità di crescita e contrasto al disagio: ecco il Piano regionale per l’adolescenza

Nuove opportunità, benessere e contrasto al disagio, con risorse certe e interventi concreti: la Regione Emilia-Romagna punta sui più giovani, e lo fa attraverso il Piano per l’adolescenza 2018-2020 che, proposto dalla Giunta dopo un percorso di ascolto e confronto sul territorio, oggi ha avuto il via libera dall’Assemblea legislativa. Ammontano a 21 milioni di euro, di cui oltre 7 per il 2019, le risorse messe in campo a favore degli adolescenti emiliano-romagnoli da inizio legislatura, nel 2015.
Con questo nuovo strumento vengono indirizzate per il prossimo triennio tutte le politiche regionali a favore dei ragazzi tra gli 11 e i 24 anni, a partire da quanto già realizzato in questi anni. Il provvedimento, destinato a tutti i soggetti che si occupano di adolescenti – famiglie, scuola, servizi sociali, associazionismo sociale e sportivo, volontariato e aziende sanitarie – ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere, tra i più giovani, benessere, socializzazione, opportunità di crescita, protagonismo sociale e stili di vita sani, come deterrenti al disagio e all’isolamento; prevenire e ridurre l’abbandono scolastico, la dipendenza da sostanze e gioco d’azzardo; e ancora, contrastare il bullismo, il cyberbullismo e la violenza tra compagni.

Dal punto di vista delle risorse, dei complessivi 21 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per finanziare gli interventi contenuti nel Piano, 13,8 sono già stati utilizzati tra il 2015 e il 2018 per realizzare attività extrascolastiche, sostenere gli oratori, valorizzare lo scoutismo e il servizio civile, promuovere i centri di aggregazione e gli sportelli scolastici. I restanti 7,2 milioni stanziati per il 2019 serviranno a consolidare gli interventi già in atto e attuarne di nuovi.

Nel dettaglio, il complesso di fondi comprende un bando da 600 mila euro per attività extrascolastiche, ricreative e per il tempo libero rivolte a ragazze e ragazzi preadolescenti e adolescenti;3 milioni per il finanziamento dei centri estivi, 2 milioni per un bando finanziato dal Fondo sociale europeo e cogestito con l’assessorato Scuola, Formazione, Lavoro per gli sportelli scolastici; 700 mila euro per il servizio civile  e 950 mila euro per le famiglie, 200 mila dei quali per progetti di formazione dedicati a genitori.

Le priorità di intervento

Sono tre le priorità di intervento individuate dal provvedimento: ‘Il dialogo’, cioè la capacità da parte degli adulti (genitori, insegnanti, allenatori sportivi) di ascoltare i ragazzi, comprenderne i bisogni e, nel caso, intercettare e accogliere segnali di disagio presenti nel contesto scolastico e nella comunità; “La cittadinanza attiva”, che consiste nel  coinvolgimento diretto degli adolescenti nelle scelte che li riguardano e nella promozione di forme di cittadinanza attiva, quali il servizio civile o le esperienze di alternanza scuola lavoro nell’ambito scolastico; “La cura” dei ragazzi per favorirne il benessere fisico e relazionale, stili di vita salutari e prevenire ogni forma di dipendenza o disagio psicologico.
Segue queste direttrici la proposta messa a punto dalla Regione, che individua numerose tipologie di azioni.

regione.emilia-romagna.it

Gianluca Stanzani:
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