Una riduzione del 60% delle emissioni inquinanti prodotte dal traffico urbano con il blocco dei veicoli diesel fino agli euro 4. È l’effetto atteso dai limiti alla circolazione che sono partiti il 1° ottobre, e che continueranno fino al 31 marzo 2019.
Provvedimenti che fanno parte del pacchetto di misure varate dalla Regione Emilia-Romagna, per un’aria più pulita a cui si aggiungono quelle per ridurre gli effetti del riscaldamento e numerosi incentivi a sostegno della mobilità sostenibile.
Li ha presentati oggi in Regione l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo nel corso di una conferenza stampa aperta anche ai 30 comuni dell’Emilia-Romagna che hanno aderito al Piano dell’aria 2020.
All’incontro sono intervenuti gli assessori alla Mobilità del Comune di Bologna, Irene Priolo, del Comune di Reggio Emilia, Mirko Tutino e del Comune di Zola Predosa (Bo), Stefano Ramazza.
“Un piano quello dell’aria che ha come priorità la salute dei cittadini perché occorre essere conseguenti fra obiettivi e azioni concrete – ha spiegato l’assessore Gazzolo-. Oggi in 30 città si è partiti con la novità dell’estensione del blocco ai diesel euro 4 che in tutta la regione interessa 172mila veicoli, il 5,4 per cento del totale. È una misura che permetterà di tagliare le polveri killer del 60%. Si tratta di 19 punti percentuali in più rispetto al 41% raggiunto lo scorso anno con il blocco fino agli euro 3. Il nostro obiettivo è di ridurre, entro il 2020, dal 64% all’uno per cento la popolazione esposta al rischio di superamento dei limiti delle polveri sottili, causa accertata di numerose e gravi malattie. Quanto alle critiche arrivare dal capogruppo della Lega, Alan Fabbri, sono stupita dal fatto che, e lo dico fra virgolette, senza intenti offensivi, se ne freghi della salute dei cittadini, a cui noi, ripeto, guardiamo. Aggiungo che in Assemblea legislativa quando abbiamo approvato il Piano aria non c’è stato alcun voto contrario, Lega compresa, e che nell’accordo di governo fra la Lega stessa e i 5Stelle si va oltre, visto che si parla del blocco di tutti i veicoli a benzina e diesel”.
Il Pair 2020, approvato ad aprile 2017 senza voti contrari dall’Assemblea legislativa regionale, definisce complessivamente 94 misure: solo due sono limitazioni, le altre sono azioni che rispondono in modo strutturale al problema della qualità dell’aria.
“Non vogliamo agire solo con i divieti- ha precisato Gazzolo– per questo abbiamo previsto numerosi incentivi alla mobilità sostenibile: dal bus gratuito per gli abbonati alla riconferma degli eco-bonus sul bollo, fino a 191 euro all’anno per le auto ibride. Inoltre, in ottobre arriverà il bando per la rottamazione dei veicoli commerciali”.
E per venire incontro alle necessità quotidiane dei cittadini sono previste una serie di deroghe ai divieti di circolazione: dall’esenzione per i meno abbienti (fino a 14mila euro di Isee), a quelle per i lavoratori turnisti, per chi si sposta per motivi di cura, assistenza, emergenza e per chi accompagna i bambini a scuola.
“Ma non ci fermiamo qui- ha concluso Gazzolo– con gli altri assessori del Bacino Padano abbiamo incontrato il ministro Costa avanzando una serie di proposte per continuare a migliorare la qualità dell’aria e per contrastare il cambiamento climatico. Auspichiamo che anche il Governo faccia uno sforzo in questa direzione mettendo in campo nuove risorse”.
L’assessore Priolo ha precisato che “la limitazione agli euro 4 non è una novità, ma una misura già nota da più di anno alle associazioni di categoria. Provvedimenti necessari per migliorare l’ambiente e la salute dei cittadini, un tema prioritario e che ci sta a cuore. A Bologna aggiungiamo anche le sei domeniche super ecologiche che riguardano solo la città e non i comuni dell’hinterland perché siamo in grado di garantire servizi sostitutivi senza penalizzare i cittadini”.
“Dalla Regione un metodo positivo di dialogo coi territori, che è partito dall’esperienza dei Comuni- ha aggiunto l’assessore del Comune di Reggio Emilia, Tutino-. E questo metodo collaborativo ora è in grado di produrre azioni concrete e più efficaci capaci di affrontare le principali criticità a difesa della salute delle persone”.
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