SANITÀ, PICCININI (M5S): “INCHIESTA GABANELLI CONFERMA QUANTO SOSTENIAMO DA TEMPO. SISTEMA PORTATO AVANTI DAL PD MIRA SOLO AD AVVANTAGGIARE I PRIVATI”
Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione prendendo spunto dall’inchiesta della giornalista Milena Gabanelli. “Basta con le nomine politiche dei vertici sanitari e serve pià trasparenza sulle liste d’attesa”.
“L’inchiesta della giornalista Milena Gabanelli sulla sanità emiliano-romagnola, in particolare su quella bolognese, conferma ciò che noi denunciamo da tempo, ovvero che giunta e PD stanno agevolando i privati a discapito ovviamente della sanità pubblica. Tendenza coperta evidenziata molto spesso anche da dati sulle liste d’attesa che non trovano quasi mai conferma nelle realtà come dimostra il caso della diminuzione degli interventi chirurgici al Rizzoli di Bologna”. Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione alla giunta prendendo spunto dalla pubblicazione della video-inchiesta della giornalista Milena Gabanelli sul sistema sanitario nazionale e sul modo in cui i pazienti vengano spinti a rivolgersi ai privati. “Come dimostrato dall’inchiesta della giornalista anche in Emilia-Romagna questo sistema è diventata una realtà di fatto – spiega Silvia Piccinini – Anche da noi, una volta considerati l’eccellenza del panorama sanitario nazionale, c’è una lenta ma continua perdita di pazienti e competenze, sempre a vantaggio delle cliniche e delle strutture private. E come noi sosteniamo da tempo attraverso interrogazioni, accesso agli atti e interpellanze, la causa di questa emorragia è da ricercarsi esclusivamente nelle scelte di chi amministra questa regione che governa il sistema sanitario secondo una logica esclusivamente politica e non premia conoscenze e competenze”. Nell’interrogazione presentata dalla capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle si fa riferimento in particolar modo alle nomine decise dalla giunta Bonaccini ai vertici dell’istituto Rizzoli e che ha portato a un valzer di camici che di certo non ha fatto bene alla struttura dove si registrano sia un calo degli interventi chirurgici (-2,8% dal 2013 ad oggi) che dei ricoveri (-9,7% tra il 2016 e il 2017). “In un documento riservato e riportato nell’inchiesta giornalistica si fa riferimento anche al fatto che solo 6 interventi chirurgici su 10 soddisfano il limite dei 6 mesi, smentendo così i dati trionfalistici e totalmente autoreferenziali che questa giunta ormai da anni ci propina per convincerci del suo buon lavoro sulla sanità – conclude Silvia Piccinini – Un problema che abbiamo rilevato più di una volta e che in occasione dell’assestamento di bilancio riproporremo chiedendo che la Regione pubblichi in modo chiaro e trasparente i tempi di attesa per singola struttura e non per l’intero bacino territoriale di riferimento”.
Regione Emilia-Romagna