Emilia-Romagna, “Io investo qui”. Ecco come vengono usati i fondi europei
Dalle nuove frontiere di Internet al servizio della terza età, alla promozione dell’apicoltura urbana per produrre miele a chilometro zero anche nel proprio balcone. Dalle piattaforme applicate al risparmio energetico e alla mobilità sostenibile, al recupero di edifici di archeologia industriale che diventano luoghi di aggregazione per la cittadinanza. Passando per nuovi dispositivi biomedicali o linee di produzione in grado di garantire migliori performance e ridotti consumi energetici.
Sono solo alcuni dei progetti finanziati dal Por Fesr 2014-2020 raccontati dai video vincitori del concorso “Io investo qui”, premiati oggi a Bologna a Research to Business 2018.
Undici gli spot video selezionati su oltre 90 pervenuti – con quattro ex equo – relativi a sette settori produttivi: agroalimentare, edilizia e costruzioni, energia e sviluppo sostenibile, meccatronica e motoristica, salute e benessere, industrie culturali e creative.
Por Fesr 2014-2020: stanziati 364,9 milioni, il 75,7% del totale
Industria 4.0, economia circolare, Internet of thing. E ancora: innovazione e la ricerca come motore di uno sviluppo di qualità e pienamente sostenibile. I video vincitori saranno tra i protagonisti dello stand della Regione a R2B e di future iniziative di comunicazione della stessa Regione, mentre sul canale Youtube del Por Fesr 2014-2020 saranno pubblicati tutti i video del concorso.
La Regione Emilia-Romagna è ai vertici europei per utilizzo dei fondi comunitari. Con una dotazione complessiva di 481,8 milioni di euro, il Por Fesr 2014-2020 ha già stanziato 364,9 milioni di euro, pari al 75,7% dell’intero plafond. I progetti selezionati sono 2.294 per un investimento complessivo di 660,8 milioni.
Gli spot video premiati
Per la categoria Energia e sviluppo sostenibile ha ricevuto il premio l’impresa modenese Energy Way con lo spot video Vilfredo, che racconta l’evoluzione da startup a pmi innovativa grazie alla creazione di una piattaforma che analizza e gestisce in modo ottimale i flussi energetici per un minor consumo di energia.
Nella categoria Edilizia e costruzioni il premio è andato all’azienda ceramica Sicer di Fiorano Modenese, che ha raccontato come ha valorizzato gli scarti da biomasse (ceneri) per trasformarli in prodotti destinati alla filiera agroalimentare.
Due gli spot video premiati ex aequo nella categoria Agroalimentare. Si tratta di Acme21, startup di Faenza che ha partecipato con lo spot video BEEing – apicoltura urbana e il Centro Cidea dell’Università di Parma che ha raccontato il progetto Aladin, incentrato sul risparmio delle risorse idriche in campo agricolo.
Un altro premio ex aequo è stato assegnato nella categoria Meccatronica e motoristica. Sono stati premiate l’azienda Bierrebi di Sasso Marconi (Bo) che ha raccontato la genesi di Crystal, un macchinario innovativo per il taglio dei tessuti, e l’impresa Bucci Automations di Faenza con lo spot video ECO-T, dedicato a una nuova linea di produzione che garantisce efficienza e sostenibilità.
Sul fronte dell’Innovazione nei servizi ha ricevuto il premio il Centro En&Tech dell’Università di Modena e Reggio Emilia con lo spot video sul progetto Lume Planner, piattaforma digitale per pianificare viaggi sostenibili presso luoghi storici, musei, eventi artistici e culturali dell’Emilia-Romagna.
Sono due gli spot video premiati nella categoria Salute e benessere. Si tratta dell’Università di Bologna – CIRI ICT con il filmato sul progetto Habitat, che sfrutta le tecnologie digitali per prolungare l’autonomia delle persone anziane nei loro ambienti quotidiani, e della Fondazione Democenter che opera all’interno del Tecnopolo di Modena e ha raccontato la creazione di Tecno_En-P, sistema abilitante alla creazione di “smart materials” applicabili ai dispositivi biomedicali per ottimizzare i metodi di filtrazione.
Ex aequo anche nella categoria Industrie culturali e creative, dove hanno ricevuto il premio il Comune di Modena con lo spot video sul Laboratorio aperto, uno spazio urbano di incontro e sperimentazione sui temi della cultura e dello spettacolo, e il Consorzio C.A.A.T. di Bologna con il filmato sulla valorizzazione dell’artigianato all’estero puntando sulla tradizione italiana del “saper fare a mano”.
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